L’UNIONE EUROPEA BACCHETTA L’ITALIA PER LE RIFORME SU FISCO E CATASTO

Il Paese deve “limitare la crescita della spesa corrente” per una “riduzione credibile e graduale del debito” e “espandere gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale” ma anche, sul fisco, rivedere “le aliquote marginali e allineando i valori catastali ai valori di mercato”.

Sono le raccomandazioni in arrivo domani dalla Commissione Ue anticipate da La Repubblica.”La pressione fiscale italiana sul lavoro – scrive l’Ue – è elevata” con aliquote marginali Irpef discontinue: mentre il “cuneo fiscale sul lavoro rimane alto”, altre fonti d’entrata sono “sottoutilizzate”. La Commissione – afferma La Repubblica – parte infatti dal presupposto che sono stati compiuti “progressi” per quanto riguarda i diritti sociali, in “materia di occupazione”, “riduzione della povertà” e negli “obiettivi di sviluppo sostenibile”.