Mara Carfagna

MARA CARFAGNA A “IL MATTINO”: “DE LUCA? NON CAPISCO IL SUO MODO DI AGIRE”. CALABRESE (SEL): “IL COMUNE DI SALERNO RISPETTA LE LEGGI”

Dopo essere riuscita a ritagliarsi qualche giorno di vacanza tra Marina di Pietrasanta e Mykonos (Grecia) nonostante l’alta tensione che si sta registrando a Roma sul caso Berlusconi, Mara Carfagna torna a Salerno nel giorno del consiglio comunale sull’incompatibilità di Vincenzo De Luca e convoca a rapporto i dirigenti del Pdl per fare il punto sullo stallo amministrativo venutosi a creare a Palazzo di Città sul doppio ruolo del sindaco – vice ministro. Ma non solo.

 

La portavoce del gruppo Pdl alla Camera arriva nella sede di via Porta Elina intorno alle 15.30 per ricevere uno alla volta i suoi fedelissimi: il portavoce Gigi Casciello, il coordinatore cittadino Antonio Roscia, il capogruppo alla Provincia Pasquale Aliberti, il capogruppo al Comune Giuseppe Zitarosa (reduce dal consiglio dove ha votato contro la mozione della maggioranza sul rinvio del dibattito sull’incompatibilità in commissione Statuto), e pochi altri. Tra un faccia a faccia e l’altro, però, la Carfagna non rinuncia ad esprimere un certo rammarico per la strategia politica adottata in queste ore dal sindaco di Salerno. “Sono delusa come cittadina – si sfoga l’esponente del Pdl – Tutti sanno che non ho mai negato la stima personale che nutro nei suoi confronti, ma ora la sua condotta è incomprensibile e deludente”. Poi entra nel merito ponendosi alcune domande: “De Luca dice di non essere incompatibile perché non ricopre alcuna delega da viceministro. Ma allora – si domanda– perché non si dimette? Per dignità personale e politica, perché continua a ricoprire un ruolo nel Governo se non può esercitarlo? Lui è una persona molto orgogliosa per questo – sottolinea – non capisco il suo modo di agire”. Di qui l’affondo di carattere politico: “De Luca si è sempre schierato per la trasparenza e la legalità criticando spesso gli esponenti di centrodestra. Ma, adesso, con questa strategia sul suo doppio incarico, sta prendendo in giro i salernitani e la sua intelligenza. O non è viceministro e si dimette per dignità, oppure si dimetta da sindaco” chiosa l’esponente del Pdl. E nel caso rassegnasse le dimissioni da primo cittadino si dovrebbe tornare al voto? Per la Carfagna non ci sono dubbi: “Assolutamente sì, perché la sovranità appartiene al popolo”. Secondo l’ex ministro del Governo Berlusconi le ultime decisioni di De Luca sono frutto di una “eccessiva considerazione che egli ha di se stesso” oppure di una “sottovalutazione dell’intelligenza dei cittadini”. Sull’esito del consiglio comunale dà un giudizio netto: “Si sta tentando di perdere tempo. Bisogna evitare di dare uno spettacolo di politica politicante, che sta già offrendo il peggio di se”. Al centro dei colloqui con i dirigenti azzurri anche la raccolta delle firme per i referendum sulla giustizia, che nel Salernitano ha superato quota 10mila, e la rinascita di Forza Italia prevista entro la fine di settembre.

 

tratto da IL MATTINO di Roberto J. Ler 

 

QUESTA LA REPLICA DELL’ASSESSORE GERARDO CALABRESE (SEL) 

 

“L’Italia è uno Stato di diritto, dove le leggi si rispettano e le sentenze si applicano. Come si fa a militare in un partito che è guidato – senza una democrazia interna – non da un evasore fiscale ma da una persona che è stata condannata per frode fiscale? Comprendo che ha preso molti voti, ma il punto non è il consenso, è lo stato di diritto. Perché il Paese nel quale il diritto è tutto tranne che “diritto” è un Paese che calpesta i diritti anche quelli fondamentali, legittimando i più forti contro i più deboli, i furbi contro i retti”. Così Gerardo Calabrese, componente della segreteria provinciale di Sel Salerno, replica alle affermazioni del capogruppo alla Camera del Pdl, Mara Carfagna, rilasciate oggi al quotidiano “Il Mattino” di Salerno, commentando l’esito del consiglio comunale di ieri che, tra i vari punti, ha posto nuovamente all’ordine del giorno la questione dell’incompatibilità di Vincenzo De Luca con il doppio ruolo di sindaco e vice ministro. “Quello che sfugge alla Carfagna – ha sottolineato Calabrese – è che il Comune di Salerno, a differenza di quanto avviene nel suo partito, sta seguendo una procedura prevista dalla legge. Quella stessa legge che ha condannato Silvio Berlusconi. Un verdetto che, attraverso ricatti e minacce di staccare la spina al Governo, si vuole eludere, scavalcare, disconoscere. Questa non è democrazia. Almeno non è il concetto di democrazia cui tutti noi facciamo riferimento. Un concetto che, evidentemente, è lontano anni luce dagli esponenti del Pdl che, invece, preferiscono seguire un modello che viene praticato solo in qualche “Repubblica delle banane” o, tutt’al più, in qualche dittatura dell’America del Sud. Peccato – conclude Calabrese – che qui siamo in Italia, uno Stato dove, per nostra fortuna, esistono ancora delle leggi che, per sfortuna di qualcuno, sono ancora “uguali per tutti”.

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