Il manifesto a firma dei quattro fantasmi della cosiddetta opposizione andrebbe quindi liquidato con una sonora risata purtuttavia la responsabilità nei confronti dei nostri concittadini rendono necessaria una replica. Facciamo luce, quindi, sulla sequela di falsità contenute nel manifesto che rappresentano il loro pane quotidiano.”
Lo scrive, in maniera ironica, il Sindaco di Montecorvino Rovella Martino D’Onofrio.
1) il project financing per l’ampliamento del cimitero è uno strumento ampiamente utilizzato dagli enti locali che permetterà all’amministrazione di non spendere NESSUN FONDO COMUNALE e di fornire un servizio ai cittadini atteso da tempo.
2) I costi erroneamente riportati dalla minoranza fanno riferimento alla base d’asta e comprendono tutti i costi legati alla realizzazione della nuova ala del cimitero (vedi oneri di urbanizzazione ed espropri). Il tutto, è bene ricordarlo, sarà soggetto ad una gara pubblica come prevede la legge in materia.
3) La gestione del cimitero resterà in capo al Comune, mentre il privato realizzerà solo i lavori di allargamento.
4) Quella che la minoranza, in palese confusione ed in totale malafede, chiama “lotteria” in realtà si chiama LEGGE ed è l’unico riferimento che l’amministrazione ha seguito per la realizzazione del progetto.
5) L’illuminazione pubblica gestita dai privati è un progetto che le precedenti amministrazione hanno provato a portare a casa senza riuscirci
6) Ci è toccato l’onere di recuperare l’evasione dei tributi locali che le precedenti amministrazioni hanno lasciato crescere senza fare nulla.
È disarmante constatare che a fare la lezione a questa amministrazione, facendosi peraltro suggerire i contenuti da terze persone, sia chi ha governato o ha avuto incarichi apicali in questa città prima di noi. Una minoranza che si è svegliata da un lungo sonno dopo quattro anni in cui è stata incapace di avanzare proposte concrete per la città.
Dicano piuttosto ai cittadini cosa hanno fatto in quegli anni, raccontando magari i disastri che hanno provato a nascondere. Dopodiché sarebbe il caso studiassero di più, onde evitare brutte figure come quella testimoniata dall’ultimo manifesto.
Questi “bravi ragazzi”, come loro ci chiamano, stanno provando a risolvere tutti i problemi creati dalla loro incapacità e a mettere in campo azioni nell’esclusivo interesse del territorio. Ai cittadini basta fare un confronto fra la Montecorvino Rovella di cinque anni fa e la Montecorvino Rovella di oggi per avere la risposta. Archiviamo così questa ennesima vergognosa uscita dei fantasmi della politica montecorvinese lasciandoli alla loro squallida dimensione di pallide ed evanescenti figure.