
Ovvero per dire che avrebbe svolto un buon compitino da ragioniere, per altro neanche troppo preciso, per esempio poco attento alle immobilizzazioni, che hanno contribuito al riequilibrio e che si devono all’ex sindaco Romano. Ma quello che rivendica con tanto orgoglio è un lavoro da commissario non da sindaco. I conticini, più o meno a posto, non sono un bilancio politico. Dove sono le cose realizzate? Cosa è migliorato nella vita dei cittadini? Le risposte sono nei fatti. E i fatti ci dicono che Nocera è più sporca, che mancano cestini, mancano controlli, il servizio di pulizia urbana è carente, soprattutto nelle zone della movida. Che Nocera non è cresciuta: si sono bocciati progetti
che creavano lavoro e, nonostante sia zona ZES quindi fortemente agevolata dal punto di vista fiscale, non è stato attratto un solo investitore che è uno, mentre viabilità e servizi nella zona industriale sono peggiorati. I cittadini hanno meno servizi, basti pensare che nell’assistenza sanitaria, malgrado un Presidente della Regione amico , ha perso un DEA di II livello e né sindaco né De Maio o altri hanno fatto nulla. I cittadini, lo dicono loro, sono sempre meno liberi di partecipare alla vita politica della città”. “Se poi si va nel dettaglio ci sono tanti casi ridicoli – aggiungono – come quello della caserma Tofano per la quale le stesse promesse che Torquato faceva nel 2012 le ha rifatte nel 2017. Non è accaduto nulla e ora quelle identiche promesse le fa De Maio. Ma questa è una storia su cui si dovrà tornare, così come su tante altre per capire e far capire con i fatti concreti come stanno le cose, di che eredità parliamo”.
“Ora – concludono – De Maio vorrebbe diventare sindaco per continuare su quella strada, certamente però su quella strada non vogliono continuare i cittadini di Nocera”.