
Lo annuncia Nunzio Carpentieri, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia.
Nella risposta vengono fornite sostanzialmente queste risposte:
NIENTE DEROGA: la compensazione dei periodi di interdizione è stata la modifica del calendario venatorio e la proroga dei limiti fissati da calendario vigente per alcune specie (ad esempio, per la caccia al cinghiale, prorogata al 31 gennaio);
NIENTE INDENNIZZI: sulla tassa governativa la Regione non ha competenza e per quella regionale non esistono i presupposti di legge per procedere ad un rimborso.
Insomma, nessuna delle richieste di cui mi sono fatto portavoce, interpretando la volontà dei 40 mila cacciatori campani, è stata accolta. La Regione ritiene che la richiesta di rimborso “non risulta fondata”. Mi pare una risposta frutto di una interpretazione rigidamente burocratica, che non tiene in alcuna considerazione il disagio e il danno subito dai cacciatori.