I dati non sono completi, perché alcuni atti devono essere ancora raccolti dal ministero dell’Economia, ma scaduto il termine di legge per decidere, i Comuni che hanno deliberato per il 2013 un’aliquota sulla prima casa superiore al 4 per mille, e che dunque costringeranno i propri cittadini a passare alla cassa entro la metà del prossimo mese di gennaio, sono quasi 2.400 su poco più di 8 mila. Le attese, dunque, sono confermate, come la difficoltà per il governo di coprire con un nuovo stanziamento nella legge di Stabilità o nello stesso decreto Imu, la quota rimasta a carico dei cittadini, il 40% della maggiorazione rispetto all’aliquota base.ÂÂ
Secondo le analisi dell’Ifel, il centro studi dell’Associazione Nazionale dei Comuni, i municipi con l’aliquota Imu 2013 sulla prima casa superiore a quella base sono 2.391, 50 dei quali capoluoghi di provincia. Mentre sono esattamente 5.013 i Comuni che per quest’anno hanno deciso di confermare o hanno mantenuto al livello del 2012 l’imposta sugli altri immobili di abitazione (seconde e terze case) oltre l’aliquota di base del 7,6 per mille. Nel complesso, i Comuni che hanno voluto, o dovuto, rimettere mano alle imposte sulla casa nel corso di quest’anno, sono oltre la metà: 4.550 su un totale di 8.093 municipi.
tratto da corriere.itÂÂ