PARTITO DEMOCRATICO E MOVIMENTO 5 STELLE A BRACCETTO PER LA NUOVA LEGGE ELETTORALE

Un proporzionale puro con liste bloccate (altro che doppia preferenza di genere come proposto da alcuni parlamentari di maggioranza) con lo sbarramento al 5%. Ecco il patto attorno al quale si muovono le grandi manovre, all’interno della maggioranza del Governo Conte, per portare a casa l’ennesima riforma della Legge Elettorale per le Politiche. Si entra nel vivo in Commissione Affari Costituzionali, anche perchè l’obiettivo di PD-M5S è arrivare al 20 Settembre, data del Referendum Costituzionale sul taglio dei Parlamentari, con la modifica approvata almeno da un ramo del Parlamento. Leu tace, in vista dell’assorbimento all’interno del Partito Democratico; Italia Viva non ha ancora alzato la voce perchè conta su di una mediazione (soglia al 3%?) ed una intesa sulla distribuzione delle Presidenze di Commissione. Le opposizioni, almeno sulla carta, alzeranno il dibattito anche sulla mancanza della necessità di modificare la legge elettorale ma è chiaro che, dopo il Referendum, con la riduzione dei seggi tra Camera e Senato, anche i piu’ acerrimi nemici del Governo Conte ci penseranno due volte prima di andare al voto.