POLITICA E SESSO. LA PORNOSTAR PRISCILLA SALERNO AL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO: “A DESTRA PIU’ ATTIVI, A SINISTRA PERVERSI”

Il custode della villa comunale di Benevento che caccia i due ragazzi del medesimo sesso sorpresi mentre si baciano su una panchina e la pornostar che interviene a Napoli ad un dibattito dei giovani democratici sulla pornosofia sono i due estremi in cui si articola e si sviluppa oggi il dibattito sul sesso inteso come arma di distrazione di massa. Archiviati gli anni in cui la sfida era sul comune senso del pudore, tra pretori d’assalto, come il siciliano Salvatore Samperi, e Cicciolina, oggi la pornografia ha rotto gli argini, tracimando in tutti i settori della vita, pubblica e privata., e delle professioni Normale che in una situazione del genere, in cui niente sembra più proibito (e basta gettare un occhio alle chat adolescenziali per rendersene conto), una pornostar cominci ad avere qualche crisi d’identità. È il caso di Priscilla Salerno, 33 anni, salernitana, registrata all’anagrafe come Tina Ciaco, che per il decennale del suo debutto nel mondo dell’hard sta pensando a «ripulire il personaggio».


Priscilla, Micromega che non è Playboy ha dedicato una copertina alla pornografia intesa come arma politica. Cosa significa, secondo lei? 
«Le rigiro la domanda: secondo lei l’Italia è un paese normale?» 
In che senso? 
«Le sembra giusto che Fabrizio Corona stia in carcere per delle fotografie e Berlusconi vada assolto per il caso Ruby? Non le sembra assurdo?» 
Non divaghi, le rifaccio la domanda: perchè la pornografia è diventata “arma politica”? 
«Posso risponderle con un sillogismo?» 
Si figuri. 
«Il sesso è potere, il potere è politica. Conclusione: il sesso è politica». 
La realtà ha superato la fantasia? 
«Ma sicuramente! C’è il delirio in giro, non si capisce più niente. Conosco amiche mie transessuali e lei non ha idea quanti politici ci vanno a letto. L’ho visto con i miei occhi!» 
Sono più attivi sessualmente i politici di centrodestra o di centrosinistra? 
«Sono più attivi quelli di centrodestra ma più porci e perversi quelli di centrosinistra».
Tempi duri per le pornostar, allora? 
«Noi abbiamo, come diciamo nel Sud, solo la nominata. Ma andate un po’ su Facebook, tante donne si fanno i selfie con le tette da fuori, dimostrando che vogliono fare sesso. Come le chiamate queste signore?»
Direi esibizioniste… 
«La verità è che il piacere è diventato un commercio».
A proposito, c’è una sua collega, Milly D’Abbraccio, che ha deciso di fare l’escort. Che ne pensa?
«Perchè l’ha fatto? La pornostar non è un’escort, io dono il mio corpo, ci metto la faccia. Il sesso è un’arte, io mi reputo un’artista». 
Cosa ne pensa la sua famiglia di questa forma d’arte? 
«All’inizio c’era chiusura da parte di tutti: famiglia, amici, mi sono trovata completamente sola a combattere contro i mulini a vento».
E adesso? 
«Quando vengo a Salerno mi trattano da star. Anche perché stanno tutti messi male: chi non ha lavoro, chi guadagna poco, chi è insoddisfatto. Mia madre è arrivata a dire addirittura che se potesse farebbe anche lei la pornostar».
Mi sembra un po’ eccessivo. Guadagna molto bene? 
«Non mi posso lamentare, ho iniziato quando nel porno si guadagnavano tanti soldi».
E oggi? 
«Le cose vanno bene per le nuove pornostar, anche se poi vedi che Cicciolina fa uno spettacolo a 67 anni e il locale è pieno così».
Ma non si sente un esempio negativo per i giovani?
«No, anzi. Penso di aver fatto il lavoro sbagliato in una testa da imprenditrice. E poi sapesse quante ragazze mi mandano messaggi sui Facebook chiedendomi: voglio fare quello che fai tu, cosa devo fare?»
Torniamo a Salerno dove lei tentò anni fa di aprire un privèe. Però fu costretta a chiudere.
«È una storia che non dimentico, il finto perbenismo mi costrinse a chiudere dopo nove mesi e mezzo, i salernitani hanno la doppia faccia, come San Matteo. Io di faccia ne ho una e l’ho messa tutta in questo lavoro».
E adesso cosa fa?
«Ho girato un film, che non è hard, s’intitola «Le badanti», con la regia di Marco Pollini, forse verrà presentato a Cannes. Sto cambiando gli obiettivi di vita, sto lavorando anche come dj e sono socia di un catering a Miami».
Pornostar pentita? 
«Non sputo nel piatto in cui ho mangiato, ho girato una settantina di film e continuo a fare spettacoli. Ma dico pure panta rei , tutto scorre, è la mia citazione di vita».
Il suo modello?
«Valeria Marini. Ho registrato anche un marchio per una collezione d’intimo». 
Il pessimista pensa che tutte le donne siano puttane, l’ottimista lo spera.

 

tratto da corrieredelmezzogiorno.it di Gabriele Bojano