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PROVINCIALI 2017. IL CENTRO DESTRA A CACCIA DEI CANDIDATI AL CONSIGLIO PROVINCIALE. ECCO I POSSIBILI NOMI

Il centro destra prova a riorganizzarsi in vista delle Elezioni Provinciali del prossimo 8 gennaio. Liste in via di definizione ma sono tanti i candidati e gli aspiranti tali tra Forza Italia, Fdi-An, Nuovo Psi e Movimento Noi con Salvini.

 

 

Quasi certa la riconferma per i due consiglieri provinciali uscenti Flavio Vitagliano (Tramonti) e Francesco Marrazzo (Sant’Egidio del Monte Albino). Per l’area dei Picentini, invece, dovrebbe scendere in campo l’ex sindaco di Montecorvino Pugliano Domenico Di Giorgio insieme ad un esponente di Battipaglia (una delle città amministrate dal centrodestra), mentre per il Golfo di Policastro salgono le quotazioni del sindaco caldoriano di Santa Marina Giovanni Fortunato. Ma, come lui, altri caldoriani potrebbero rafforzare la lista dei forzisti. Nei prossimi giorni verranno sondati il sindaco di Campagna Roberto Monaco (consigliere uscente), il primo cittadino di Polla Rocco Giuliano e il consigliere comunale di Corleto Monforte Giuseppe Ruberto. Per il Cilento, invece, si farà il punto della situazione a breve. Una grande incognita, invece, è rappresentata dall’Agro nocerino sarnese, in particolare da Scafati, dove l’amministrazione forzista di Pasquale Aliberti è nel mirino della magistratura, e Pagani, dove il sindaco Salvatore Bottone viene dato sempre più vicino al Pd. Due intricati nodi che, inevitabilmente, i dirigenti forzisti dovranno sciogliere molto presto. Passiamo a Fdi-An. I vertici provinciali hanno ricevuto già la disponibilità da parte di diversi sindaci: Carpentieri (Sant’Egidio), Spinelli (Castellabate), Vitale (Campora), Viterale (Alfano), Rinaldi (Montesano), Brusca (Aquara). Appare scontata, invece, la candidatura del consigliere uscente Peppe Fabbricatore, mentre non è esclusa la discesa in campo anche del presidente provinciale Michele Cuozzo (consigliere a Valva), da sempre in prima linea contro Canfora. Incerta, infine, la presentazione della lista di Salvini: i dirigenti locali attendono di conoscere l’esito della kermesse fiorentina di novembre, dalla quale il loro leader annuncerà anche il futuro del suo movimento meridionalista.