REGIONALI IN CAMPANIA: DA LUNEDI’ SI RIPARTE, NESSUNA CERTEZZA SUI CANDIDATI

Sono in campo ma con una forte dose di prudenza perchè lo scenario politico delle Regionali in Calabria e, soprattutto, in Emilia Romagna potrebbe modificare tutto anche in Campania. E cosi’, quando mancano quattro mesi alle Regionali in Campania, ovvero 120 giorni, nessuno schieramento ha la certezza di sostenere il candidato o la candidata che oggi si propone agli elettori.

CASO DE LUCA – Il Governatore in carica della Campania è, da tempo, in campagna elettorale. Il Pd nazionale, almeno formalmente, ha confermato la fiducia alla sua candidatura ma pare chiaro che un suo passo indietro, con motivazioni politiche o meno, aprirebbe la strada ad una possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle. Su De Luca incombono il nome dell’attuale Ministro dell’Università Manfredi che il Pd potrebbe proporre sul tavolo nazionale con il M5S.

CASO CALDORO – Proprio ieri, su IL MATTINO, un’intervista di Silvio Berlusconi ha confermato che Forza Italia teme il voto delle Regionali per il peso specifico all’interno della coalizione di centro destra. Se i numeri dovessero essere sotto la soglia di giusta rappresentanza (5% in Emilia Romagna, 10% in Calabria), tutto tornerebbe in discussione perchè Lega e Fratelli d’Italia, dopo aver concesso a Berlusconi il nome in Calabria, potrebbero rivendicare la candidatura per la Campania e la Puglia.

altCASO CIARAMBINO – Stranamente esclusa dalle Regionarie on line del M5S, la Campania, almeno per il momento, riparte dalla candidata presidente di 5 anni fa: Valeria Ciarambino che, nell’arco dell’attuale consiliatura, è stata protagonista di vivaci faccia a faccia con De Luca. In aula e fuori dall’aula. Dovesse rimanere la linea della corsa in solitaria per la Ciarambino è già pronta la campagna elettorale, in caso di dialogo con il Pd il nome era e resta quello del Ministro Sergio Costa.