SABRINA CAPOZZOLO (PD): “UNA DONNA ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE DEL PARTITO ? PERCHE’ NO”

Onorevole Capozzolo, una donna in Parlamento. Esiste un partito rosa, un movimento trasversale tra partiti ?

 

“Per la prima volta abbiamo circa il 40% di donne in parlamento e questo e’ un grande segnale di cambiamento. Sinceramente non considero le quote rosa un traguardo per il mondo femminile ma un’opportunità che sta indubbiamente facendo capire ai cittadini che uomini e donne insieme possono fare di più e meglio. Non siamo diversi ma complementari ed è proprio questa complementarietà ad essere un fattore migliorativo sia per le relazioni personali sia per ciò che riguarda il rendimento lavorativo.”

 

 

100 giorni di aula, forse i piu’ impegnativi di tutta la storia repubblicana tra elezioni del Presidente e tour de force per la conversione dei decreti. Che bilancio traccia della sua esperienza ?

 

“Diventare deputato della Repubblica a 26 anni è sicuramente un’esperienza unica ed esaltante ma comporta senza ombra di dubbio un grande impegno. I meccanismi interni sono complessi e la mole di lavoro non ci lascia tregua! Il lavoro del legislatore è meticoloso, lungo e richiede tanta pazienza, ma spesso questo aspetto non traspare all’esterno. L’idea che ormai ci si e’ fatta dei politici porta le persone a convincersi che in Parlamento non si faccia niente, ma non e’ cosi. I media non parlano di noi, di quelli che magari non hanno un volto conosciuto ma lavorano nell’ombra passando intere giornate a leggere e studiare i numerosi dossier che arrivano da Palazzo Chigi. Dietro ad ogni votazione c’è un grande lavoro e un grande sforzo ed è un peccato che questo non venga compreso. Diciamo che in per il momento mi sto “facendo le ossa” sul campo.”

 

Parliamo del PD. Per la segreteria provinciale è giunto il momento di una donna ?

 

“Se mi chiedi se una donna sarà in grado di guidare la segreteria provinciale, la mia risposta non può che essere positiva. Ma in politica non devono esserci distinzioni di genere. La segreteria del partito deve essere data alla persona che meglio può rappresentarci, che abbia capacità decisionali, carisma e anche l’umiltà di raffrontarsi con tutti. Se queste caratteristiche vengono impersonate da una donna o da un uomo non fa differenza. Noi cerchiamo la persona che possa portare il PD a diventare il primo partito della provincia e su questo deve essere focalizzata tutta la nostra attenzione.”

 

Politica e territorio. Il Porcellum non concilia questi due concetti. Lei in che modo rimedia ?

 

“La distanza tra politica e territorio che da anni si è andata sempre più ampliando e’ una delle principali cause della crisi dei nostri giorni. Non bisogna mai dimenticarsi che le figure politiche, qualsiasi esse siano, sono figure rappresentative e in quanto tali non devono mai perdere il contatto con la realtà e con il proprio territorio. La mia campagna elettorale si e’ svolta proprio partendo da questo principio e nonostante il poco tempo ho cercato di raggiungere piu paesi e cittadini possibili. Tutt’oggi cercò, per quanto mi è’ possibile di essere sempre presente sul territorio. Ma c’è obiettivamente bisogno di un concreto cambiamento che permetta ai cittadini di poter scegliere i propri rappresentati.”

 

Prenderebbe un caffè con SQUILLANTE, il manager che ha deciso la chiusura dell’Ospedale di Agropoli ?

 

“Per la verità un caffè con il dottor Squillante l’ho già preso, proprio per affrontare il problema dell’ospedale di Agropoli e ne prenderei volentieri un altro se ciò potesse contribuire fattivamente a risolvere La questione. Non ne faccio un problema di persona perchè in questi anni abbiamo visto che i protagonisti a stagioni alterne sono stati tanti ed ognuno scarica le colpe sugli altri. A me non interessa fare un processo su quello che è stato ma risolvere il problema attuale. Se continuiamo a cercare il caprio espiatorio non ne usciamo più, quindi reputo più saggio pensare a costruire il futuro. Siamo chiamati a tutela un diritto ed è di questo che dobbiamo preoccuparci”

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