SALERNO. BENI CONFISCATI E MAI MESSI A BANDO, L’INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO

Scoppia un nuovo caso a Salerno e, questa volta, riguarda le precedenti amministrazioni comunali, per la precisione quelle che si sono alternate dal 2013 al 2018: a finire al centro di una interrogazione parlamentare che il Senatore Antonio Iannone (Fdi) presenterà nella prossima settimana, sono i beni confiscati alla criminalità, affidati al Comune di Salerno e mai messi a bando per il settore del sociale.

“Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro Lamorgese per chiedere cosa intende fare con il Comune di Salerno che è incapace di gestire in maniera trasparente il patrimonio che gli è stato affidato dall’Agenzia per i beni confiscati alle mafie. Parliamo di dieci beni che, seppur trasferiti da alcuni anni, non sono stati messi a reddito sociale dal Comune: di uno di questi, in località Ogliara dove dovrebbe sorgere un orto sociale, addirittura non si fa menzione nell’elenco pubblicato dal Comune di Salerno, nonostante il bene sia stato trasferito dall’Agenzia nel 2018 e l’elenco del Comune reca data di fine 2020. Si tenta di nascondere qualcosa? Perché questo stallo e a chi giova? Mancanza di procedure e di trasparenza come la Legge impone richiedono un intervento del ministro. È assolutamente necessario, soprattutto, in questo momento in cui tante ombre si addensano sulla gestione politica ed amministrativa del Comune di Salerno. Bisogna tenere alta la guardia perché non vorremmo scoprire che anche su un tema di massima delicatezza come il contrasto alle mafie e alla criminalità ci sia una opaca gestione, oltre ad una incapacità documentalmente conclamata.”

Lo dichiara il senatore Antonio Iannone, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Antimafia.