Catello Lambiase, alla vigilia del Consiglio Comunale di Salerno, c’è una questione che sembra essere poco attenzionata: la Costituzione di Parte Civile dell’Amministrazione nel processo che vede, come imputato, il Consigliere Regionale Savastano. Perchè non se ne parla ?
“La città di Salerno nel mese di ottobre e’ stata al centro dell’attenzione mediatica cittadina e nazionale.
A mia memoria la nostra città non era mai stata al centro di una tale inchiesta della Procura che ha svelato un intreccio tra cooperative e politica. Eppure a fronte di un clamore mediatico nel giro di pochi mesi la vicenda pare scomparsa dal dibattito pubblico.
Io credo che l’immagine del comune di Salerno ne esca fortemente lesa dalla vicenda che durante il processo occuperà l’attenzione pubblica locale e nazionale. Non vi e’ dubbio che la scelta più logica per tutelare l’immagine e gli interessi della città sarebbe stata la costituzione di parte civile.”
Il Comune, dunque, secondo lei, avrebbe dovuto costituirsi parte civile ?
“Capisco che l’attuale amministrazione si sia trovata di fronte ad una scelta imbarazzante, ma ritengo che le istituzioni siano sempre da difendere indipendentemente dalle persone.
Questa storia ha mostrato all’Italia intera uno spaccato politico di Salerno inquietante con una vicinanza di alte cariche cittadine con personaggi che, a quanto ritiene la procura, credevano di indirizzare a loro piacimento convenzioni con l’ente.”
La vicenda dei lavoratori delle Cooperative torna, martedi’ 8, in Consiglio Comunale, grazie ad una richiesta dei 10 consiglieri di opposizione. La maggioranza gioca a far dimenticare inchieste, indagini e rinvii a giudizio ?
“Sono stato tra i 10 firmatari della richiesta di un consiglio comunale monotematico sull’argomento della gestione tramite cooperative di alcuni servizi che il comune appalta esternamente. In primo luogo questo consiglio comunale servirà a tenere alta l’attenzione sulla vicenda che, altrimenti, passerebbe nel dimenticatoio; in particolare i lavoratori sono senza lavoro da diversi mesi e sono, al solito, i più deboli a pagare il prezzo più alto.
Inoltre credo che la trasparenza amministrativa sia sempre la stella polare che deve muovere le nostre azioni.
Il Comune controlla delle società municipalizzate che hanno tra i loro compiti quello di avere cura del verde pubblico. Già oggi la manutenzione e la cura di alcuni parchi sono affidate alle municipalizzate; ciò consentirebbe di avere una gestione più omogenea e permetterebbe ai lavoratori, spesso sottopagati, salari più’ equi. Un’altra soluzione, che consentirebbe la massima trasparenza, sarebbe quella di affidare ad un unico soggetto, con gara pubblica europea, la manutenzione dei parchi cittadini così da avere la massima tutela di correttezza dell’ affidamento di un bene pubblico, quale i parchi, che oggi a Salerno versano in uno stato di manutenzione sempre più scadente”
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