Italia Nostra e il comitato No Crescent hanno presentato una nuova diffida al Soprintendente di Salerno sulla vicenda dell’ecomostro Crescent.
“Il Soprintendente Casule”, affermano le associazioni ambientaliste, “sulla questione del Comparto di Santa Teresa si pone in continuità con i predecessori Affanni, Zampino e Miccio: l’ente di tutela continua a ignorare l’assenza del parere paesaggistico -prescritto dal Codice dei beni culturali, dal DPR 380/2011 e dal vigente Puc di Salerno- sul permesso di costruire numero 7 del 2011”.
Con l’atto notificato al Soprintendente le associazioni hanno diffidato l’ente a svolgere un controllo effettivo sull’iter posto in essere, al riguardo Italia Nostra e il comitato hanno presentato un esposto anche agli inquirenti e al Procuratore Capo, dottor Lembo.
La mancanza dell’autorizzazione paesaggistica – ribadiscono le associazioni- rende l’edificio insanabile, di fatto abusivo, in quanto tale l’emiciclo di Bofill, così come previsto dalla legge, non può che essere demolito. Solo con un (doveroso) provvedimento di demolizione si potrà ripristinare la legalità (ri)dando piena fiducia ai precetti costituzionali sulla tutela del paesaggio, alle politiche di protezione dei beni comuni e ad una seria prevenzione delle aree a rischio idrogeologico.