SCAFATI. LA DENUNCIA DI CUCURACHI SULLA GESET FINISCE SUL TAVOLO DEL MINISTRO DELL’INTERNO

Il Comune di Scafati, ancora una volta, finisce all’attenzione del Governo. Con una interrogazione inviata al Ministro dell’Interno i deputati del Pd Simone Valiante, Michele Ragosta e Sabrina Capozzolo hanno chiesto di fare chiarezza sulla gestione delle assunzioni all’interno della Geset, come denunciato dal consigliere comunale di Scafati Marco Cucurachi.

 

 

 

VALIANTE, RAGOSTA e CAPOZZOLO. — Al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:
in data 7 novembre 2016 il consigliere del comune di Scafati, avvocato Marco Cucurachi, presentava al prefetto della provincia di Salerno «Esposto sull’illegittimità delle deliberazioni assunte dal Consiglio Comunale di Scafati in relazione al procedimento di decadenza ex articolo 69 TUEL, avviato nei confronti dello stesso Consigliere Cucurachi»;
la vicenda trae origine da alcune ingiunzioni di pagamento della società di riscossione dei tributi per il comune di Scafati, la Geset Italia spa, per presunto mancato pagamento della Tarsu, da parte del consigliere Cucurachi;
il consigliere Cucurachi ritenendo illegittima la pretesa creditoria, con ricorso notificato il 10 ottobre 2016 chiedeva alla commissione tributaria provinciale di Salerno l’annullamento dell’atto impugnato;
in data 21 ottobre 2016 il ricorso del consigliere Cucurachi veniva iscritto al ruolo generale con il n. 5691/16;
nelle more dell’iscrizione al ruolo generale il consiglio comunale di Scafati, ritenendo sussistente la causa di incompatibilità tra l’azione proposta ed il ruolo istituzionale ricoperto dal consigliere Cucurachi, con delibera n. 48 del 12 ottobre 2016, avviava il procedimento di decadenza nei confronti del consigliere Cucurachi per «lite pendente»;
l’articolo 63, comma 4, del TUEL, stabilisce che «la pendenza di una lite in materia tributaria ovvero di una lite promossa ai sensi dell’articolo 9 del presente decreto non determina incompatibilità»;
il punto n. 8 dell’ordine del giorno della seduta consiliare del 3 novembre 2016, prevedeva la discussione sul procedimento di decadenza avviato nei confronti del consigliere Cucurachi;
con parere del dirigente dell’area servizi al territorio del comune di Scafati, dottoressa Anna Sorrentino del 28 ottobre 2016, l’amministrazione chiariva la legittimità della sospensione del procedimento di decadenza instaurato nei confronti del consigliere Cucurachi, in attesa della definizione del reclamo da parte della Geset e finanche del contenzioso in sede tributaria;
il consiglio comunale, nonostante il parere reso dalla dottoressa Sorrentino, votava la proposta di delibera n. 55 del 28 ottobre 2016, volta a proseguire la procedura di decadenza nei confronti del consigliere Cucurachi, per le incompatibilità di cui all’articolo 69 del TUEL;
i consiglieri comunali di minoranza durante la seduta del consiglio comunale chiedevano al segretario generale, dottoressa Immacolata Di Saia, di rendere un parere in merito al procedimento di decadenza nei confronti del consigliere Cucurachi, ma il segretario rifiutava di esprimere il parere, ancorché fosse di sua competenza;
il consiglio comunale a maggioranza si esprimeva a favore della prosecuzione del procedimento di decadenza del consigliere Cucurachi;
in data 3 novembre 2016 il consigliere Cucurachi riceveva una telefonata minatoria in ordine alla sua partecipazione alla riunione di consiglio;
il 23 marzo 2016 il prefetto di Salerno, nominava una commissione d’indagine con il compito di svolgere mirati accertamenti diretti a verificare eventuali, possibili condizionamenti e infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso nell’ambito dell’attività gestionale ed amministrativa dell’ente locale;
in data 22 settembre 2016 la commissione prefettizia concludeva i propri lavori consegnando una relazione al prefetto di Salerno;
l’incertezza circa l’esito dell’indagine prefettizia, la telefonata minatoria ricevuta dal consigliere Cucurachi e la procedura di decadenza dello stesso, ad avviso degli interroganti, genera di fatto l’impossibilità di funzionamento del consiglio comunale –:
quali elementi si intendano fornire sui fatti descritti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere al riguardo. (5-09985)

VALIANTE, RAGOSTA e CAPOZZOLO. — Al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che: in data 7 novembre 2016 il consigliere del comune di Scafati, avvocato Marco Cucurachi, presentava al prefetto della provincia di Salerno «Esposto sull’illegittimità delle deliberazioni assunte dal Consiglio Comunale di Scafati in relazione al procedimento di decadenza ex articolo 69 TUEL, avviato nei confronti dello stesso Consigliere Cucurachi»; la vicenda trae origine da alcune ingiunzioni di pagamento della società di riscossione dei tributi per il comune di Scafati, la Geset Italia spa, per presunto mancato pagamento della Tarsu, da parte del consigliere Cucurachi; il consigliere Cucurachi ritenendo illegittima la pretesa creditoria, con ricorso notificato il 10 ottobre 2016 chiedeva alla commissione tributaria provinciale di Salerno l’annullamento dell’atto impugnato; in data 21 ottobre 2016 il ricorso del consigliere Cucurachi veniva iscritto al ruolo generale con il n. 5691/16; nelle more dell’iscrizione al ruolo generale il consiglio comunale di Scafati, ritenendo sussistente la causa di incompatibilità tra l’azione proposta ed il ruolo istituzionale ricoperto dal consigliere Cucurachi, con delibera n. 48 del 12 ottobre 2016, avviava il procedimento di decadenza nei confronti del consigliere Cucurachi per «lite pendente»; l’articolo 63, comma 4, del TUEL, stabilisce che «la pendenza di una lite in materia tributaria ovvero di una lite promossa ai sensi dell’articolo 9 del presente decreto non determina incompatibilità»; il punto n. 8 dell’ordine del giorno della seduta consiliare del 3 novembre 2016, prevedeva la discussione sul procedimento di decadenza avviato nei confronti del consigliere Cucurachi; con parere del dirigente dell’area servizi al territorio del comune di Scafati, dottoressa Anna Sorrentino del 28 ottobre 2016, l’amministrazione chiariva la legittimità della sospensione del procedimento di decadenza instaurato nei confronti del consigliere Cucurachi, in attesa della definizione del reclamo da parte della Geset e finanche del contenzioso in sede tributaria; il consiglio comunale, nonostante il parere reso dalla dottoressa Sorrentino, votava la proposta di delibera n. 55 del 28 ottobre 2016, volta a proseguire la procedura di decadenza nei confronti del consigliere Cucurachi, per le incompatibilità di cui all’articolo 69 del TUEL; i consiglieri comunali di minoranza durante la seduta del consiglio comunale chiedevano al segretario generale, dottoressa Immacolata Di Saia, di rendere un parere in merito al procedimento di decadenza nei confronti del consigliere Cucurachi, ma il segretario rifiutava di esprimere il parere, ancorché fosse di sua competenza; il consiglio comunale a maggioranza si esprimeva a favore della prosecuzione del procedimento di decadenza del consigliere Cucurachi; in data 3 novembre 2016 il consigliere Cucurachi riceveva una telefonata minatoria in ordine alla sua partecipazione alla riunione di consiglio; il 23 marzo 2016 il prefetto di Salerno, nominava una commissione d’indagine con il compito di svolgere mirati accertamenti diretti a verificare eventuali, possibili condizionamenti e infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso nell’ambito dell’attività gestionale ed amministrativa dell’ente locale; in data 22 settembre 2016 la commissione prefettizia concludeva i propri lavori consegnando una relazione al prefetto di Salerno; l’incertezza circa l’esito dell’indagine prefettizia, la telefonata minatoria ricevuta dal consigliere Cucurachi e la procedura di decadenza dello stesso, ad avviso degli interroganti, genera di fatto l’impossibilità di funzionamento del consiglio comunale –: quali elementi si intendano fornire sui fatti descritti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere al riguardo. (5-09985)