SQUILLANTE CHIEDA UN CONFRONTO CON CALDORO. BASTA CON I TAGLI CHE PENALIZZANO SOLO LA PROVINCIA DI SALERNO

I numeri, le cifre, il bilancio, ma anche e soprattutto le inspiegabili decisioni che penalizzano Salerno (che risparmia) e premiano Napoli (che continua a fare debito). Il manager dell’ASL di Salerno ANTONIO SQUILLANTE, con la delibera sull’Ospedale di Agropoli, poi sospesa, dal Tar di Napoli, ha dimostrato di essere un uomo rispettoso della normativa. La legge c’è, prevede questo, meglio rispettarla anche se non la si condivide.

 

 

Adesso la partita è riaperta ma la discussione, che a questo punto deve necessariamente coinvolgere anche la Regione ed il suo Governatore Caldoro, deve essere rivolta sugli equilibri che devono regolare le scelte sull’attribuzione delle risorse economiche nel settore della sanità.

A Napoli, è bene ricordarlo, non è stata disposta la chiusura di nessun ospedale. Anzi. Si sono moltiplicati i debiti che nel 2012 i manager della sanità campana hanno prodotto, per garantire ai cittadini un livello di assistenza sanitaria degno.

A Salerno, invece, Squillante, che ha raggiunto un risparmio sul 2012 di ben 31 milioni di euro, non solo è stato costretto a disporre una riduzione dei servizi ma ha anche subito un taglio sui fondi per il 2013.

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