SULLA SOGLIA DELLA CAMERA: “IL MARKETING TURISTICO E GLI OSTACOLI DELLA BUROCRAZIA”

Torna l’appuntamento con la rubrica settimanale SULLA SOGLIA DELLA CAMERA. Gerardo Soglia, oggi, interviene sul settore del marketing turistico. 

 

 

Questa settimana vorrei affrontare un tema a me molto caro, soprattutto quando lo lego al mio territorio: il turismo e il suo ulteriore sviluppo. Da anni il turismo è considerato per le nostre zone una fonte di grande ricchezza; tuttavia c’è una stagnazione dei processi di sviluppo. Le maggiori problematiche, da un mio punto di vista, sono: la mancanza di un piano dell’offerta turistica, di una concertazione tra tutte le parti interessate da questo processo, di una mentalità imprenditoriale che sfrutti l’idea del distretto e dell’offerta turistica integrata. A queste mancanze possiamo aggiungere la mancata ottimizzazione di risorse, competenze e professionalità, i freni della burocrazia, la difficoltà di valorizzare le risorse esistenti quali l’aeroporto di Pontecagnano. Tutto questo fa sì che sia ancora difficile da concretizzare nelle nostre zone l’idea di marketing turistico, ovvero quella di operare nell’ottica del sistema, non semplicemente della singola impresa.  Eppure, in provincia di Salerno, abbiamo territori di alto pregio dal punto di vista turistico-ambientale e le imprese che operano in queste settore sono tra le poche a non aver risentito eccessivamente di questi anni di crisi. Proprio per questo, ora è giunto il momento di fare di più. Bisogna, a mio giudizio, puntare maggiormente sulla destagionalizzazione dei flussi turistici sfruttando al meglio le eccellenze di cui disponiamo, a partire da quelle dell’enogastronomia. Occorre, poi, puntare maggiormente sul patrimonio artistico e culturale di cui disponiamo, attraverso anche il coinvolgimento di attori privati. Ed infine, migliorare la nostra dotazione infrastrutturale. Questo significa, pensare ad un vero sviluppo dell’aeroporto, porre attenzione alla viabilità provinciale attraverso un’adeguata opera di manutenzione stradale (le strade cilentane sono un vero e proprio colabrodo), migliorare il sistema del trasporto pubblico. Tutto questo legato ad un processo di sburocratizzazione che deve vedere coinvolti Regione Campania e Governo e un vero processo di formazione degli operatori turistici. Non è pensabile, faccio banalmente un esempio, che oggigiorno ancora non ci sia personale che sappia parlare almeno l’inglese.