11, 18 o 22 che siano i salernitani inseriti in lista, per le politiche, da parte dell’Unione di Centro cambia poco. Il dato incontrovertibili è che nessun salernitano sarà eletto deputato sotto il simbolo del partito di Pierferdinando Casini: questo il fatto, i commenti servono a poco.
Nessuno, in casa UDC, usa il linguaggio della verità: le candidature di CATANIA, DE MITA e ZINZI rappresentano uno schiaffo per il territorio che, negli ultimi anni, tra elezioni amministrative e regionali, ha sempre dato un grande contributo ai traguardi raggiunti dall’Unione di Centro.
Meglio avrebbero potuto agire i vertici provinciali dell’UDC, difendendo la posizione, magari trovando anche l’intesa su di un solo nome. COBELLIS, ad esempio, consigliere regionale e capogruppo dell’UDC cosa avrebbe meno di un giovane e promettente GIANPIERO ZINZI ? E perchè DE MITA Jr, mai candidatosi ad elezioni vere, mai eletto ma sempre nominato, ha sopravanzato l’ex sindaco di Vallo della Lucania ?
Insomma la posizione subalterna assunta da Salerno nei confronti di Avellino e di Caserta dovrebbe fare indignare chiunque svolga una attività politica nell’ambito dell’UDC.