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VERSO LE POLITICHE 2018. LE REGOLE DEL M5S PER I FUTURI PARLAMENTARI PENTASTELLATI

altOggi apriamo ufficialmente le candidature per le parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio. Per poterci presentare alle elezioni ci siamo dovuti dotare di un nuovo Statuto e di un nuovo Codice Etico’. Lo rende noto il candidato premier M5S Luigi Di Maio sul blog di Grillo. “Mancano 64 giorni. E’ ora di pensare in grande. E’ ora di andare al governo e fare quello che i partiti non hanno mai avuto la libertà di fare. Voglio fare un appello a tutti i cittadini di grande competenza ed esperienza, che sono stati esclusi dalla cosa pubblica perché al loro posto venivano piazzati i burocrati di partito. Queste persone vedano nel MoVimento una possibilità di partecipazione irripetibile per cambiare il Paese”. Lo scrive Luigi Di Maio sul blog di Beppe Grillo annunciando le regole per le candidature. Sul blog si annuncia la nascita della ‘Associazione’ denominata ‘MoVimento 5 Stelle’. Garante è Grillo, capo politico e tesoriere Di Maio. Il capo politico resta in carica per non più di due mandati da 5 anni ciascuno, e può essere sfiduciato dal Garante. Per gli eletti, sparisce l’obbligo a non associarsi con altri partiti.

Multa da 100mila euro per chi abbandona gruppi per dissenso politico. Vale anche per chi viene espulso – “Ciascun parlamentare, in caso di: espulsione dal Gruppo Parlamentare del M5S e/o dal M5S; abbandono del Gruppo Parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro Gruppo Parlamentare; dimissioni anticipate dalla carica non determinate da gravi ragioni personali e/o di salute ma da motivi di dissenso politico; sarà obbligato pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data di accadimento di uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di Ç 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l’elezione del parlamentare stesso”. Lo prevede il nuovo Codice Etico per gli eletti del M5S.

Per eletti obbligo fiducia a Governo Movimento – Gli eletti del M5S sono obbligati “a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del MoVimento 5 Stelle”. Si rischiano sanzione e espulsione. Gli eletti sono altresì obbligati “a contribuire personalmente all’attività del MoVimento 5 Stelle con uno specifico onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite”. E’ quanto prevede il nuovo Codice etico degli eletti del M5S.