Tra i settori più penalizzati dalle conseguenze dell’epidemia sanitaria, quello che probabilmente è inmaggiore sofferenza è il turismo, volano assoluto dell’economia campana. Molte aziende turistiche vivono
una condizione di emergenza estrema avendo goduto di sostegni irrisori dalle Istituzioni.
La proposta arriva dal consigliere provinciale di Forza Italia Roberto Celano.
Difficile pensare
che una struttura turistica (che ha costi fissi e variabili notevolissimi) per raggiungere un equilibrio
economico possa fatturare meno di €100.000, limite necessario per fruire, ad esempio, del sostegno
regionale di 2.000 euro. Ciò vale anche per gli intermediari, come le agenzie di viaggio, che guadagnano
provvigioni residuali sui ricavi fatturati. E’, dunque, indispensabile intervenire per salvaguardare ciò che è
parte rilevante del tessuto produttivo regionale e, di conseguenza, l’occupazione. La distribuzione a pioggia
di risorse ha solo finalità clientelare e talvolta assistenziale ma non appare volano sufficiente per il rilancio
dell’economia e per la difesa di quelle aziende che stanno in maggiore sofferenza. A tal fine proponiamo alle
Istituzioni regionali un intervento concreto e rapido, privo di inceppi burocratici, che potrebbe agevolare le
vacanze di famiglie campane ma rappresenterebbe un toccasana per chi intraprende nel settore turistico.
La regione stanzi risorse sufficienti a destinare fino ad €.500 (considerando le stesse limitazioni di reddito e la
stessa distribuzione in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare previsto dal provvedimento
governativo), in aggiunta ad analogo sostegno già previsto dal governo, a ciascuna famiglia campana che
decida di trascorrere le proprie vacanze in strutture regionali e che prenoti il soggiorno attraverso le
agenzie di viaggio operanti sul territorio.
L’agevolazione, ovviamente, andrebbe devoluta nella forma di un buono spesa facilmente trasformabile in denaro liquido, evitando il sistema del credito d’imposta previsto dal Governo che non aiuta aziende che sono in crisi di liquidità.
Tale misura indurrebbe le famiglie campane a spendere anche il contributo nazionale presso strutture
regionali e consentirebbe agli imprenditori del settore di resistere, in una stagione che è partita in ritardo e
che, allo stato, non lascia presagire nulla di buono per aziende e lavoratori. Ci auguriamo che il Presidente
della regione accolga il suggerimento e stanzi le necessarie ed indispensabili risorse. Difendiamo le nostre
aziende, la nostra economia ed il futuro stesso della regione.

