“Il voto ha premiato il gruppo dirigente del Pd, rispetto al quale la mia candidatura si è proposta, lo ho dichiarato lealmente al momento della presentazione della lista, come autonoma e libera.”
Lo scrive, in una nota, Federico Conte, candidato al Consiglio Regionale con la lista del Partito Democratico.
Una candidatura che è stata suggestivamente definita come il gemello attivo dell’astensionismo. Ho provato, con modestia e coerenza, ad aprire un varco alla partecipazione della società civile e dimostrare che un cambiamento è possibile solo mettendosi in discussione. Un messaggio che è stato ribadito anche in occasione delle chiusure elettorali, con la partecipazione di personalità politiche come Gaetano Manfredi, Andrea Orlando e Roberto Speranza. I miei interventi così come il mio voto sono stati interpreti dell’esigenza di intercettare il non voto e promuovere la buona politica. Anche se non è stato sufficiente: l’astensionismo purtoppo è prevalso ancora una volta e resta il problema da risolvere. Mi congratulo con gli eletti ai quali auguro buon lavoro, io riprenderò da domani la mia strada libera, onererò con coerenza e buona politica chi mi ha votato, lo farò dentro e fuori del Pd.
Sono certo che la giunta Fico aprirà una nuova stagione e noi ci saremo per dare voce e continuità al programma presentato agli elettori.
