E’ stato convocato da Vincenzo Paolillo per il prossimo 11 gennaio il Cda per la presa d’atto delle sue dimissioni e per la convocazione di una nuova assemblea per la nomina di un commissario liquidatore. Paolillo non ha inserito tra i punti la presa d’atto di alcune determinazioni da lui realizzate nell’ultimo periodo.
“Sono tutti atti necessari-ha affermato Paolillo- per non chiudere il mercato e perché non riescono a nominare un commissario liquidatore, visto che io sono dimissionario. Torquato e Bottone mi devono prima dire gli avvocati che hanno messo loro in questi anni. Io ho parcelle pari a 200 mila euro di avvocati non nominati da me oltre ad una parcella di 50 mila euro della moglie di Vairo(membro del Cda) che sicuramente non ho nominato io. Il contratto che ho fatto all’avvocato è di 20 mila euro per tutte le cause, adesso lo vadano a spiegare alla magistratura. Mediante la delega del Cda attraverso l’articolo 26 io posso assumere tutte le decisioni. Tre persone sono andate in congedo parentale io da sette dipendenti mi sono ritrovato con quattro come potevo proseguire l’attività del mercato senza queste decisioni. Ho scelto questa persona per l’assunzione perché già aveva lavorato e poi per la vertenza che aveva fatto contro di noi. C’è una vertenza con un giudice che ha ordinato l’assunzione. Il giudice ci aveva condannato al pagamento di 50 mila euro poi c’è stato un accordo è questa persona è stata assunta. Se ho sbagliato lo vedremo davanti alla Magistratura. L’assunzione di Sensale mi è stata ordinata dal giudice. Al momento però non ho la sentenza in mio possesso ma sta agli atti”.
di Gerardo Vicidomini
