LE PROPOSTE DI SILVIO BERLUSCONI PER MODIFICARE IL DECRETO LIQUIDITA’

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, con i capigruppo Anna Maria Bernini (D) e Mariastella Gelmini (S), al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, Roma, 5 aprile 2018. ANSA/ETTORE FERRARI

In una lettera inviata oggi a IL SOLE 24 ORE Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, illustra in 5 punti le modifiche necessarie al Decreto Liquidità per consentire, in tempi rapidi e con la riduzione dei tempi delle procedure, la concessione del credito agli imprenditori da parte degli Istituti di Credito.

Veniamo in sintesi dunque alle nostre proposte, quelle che a noi appaiono come delle concrete soluzioni da approvare in sede di conversione del decreto, per rimediare alle diverse criticità.

Primo: aumentare la garanzia dello Stato al 100%, così da garantire le banche sull’intero credito concesso e da eliminare quindi in toto le loro preoccupazioni sulla solvibilità dei richiedenti e la conseguente necessità dì un’istruttoria, che allunga i tempi.

Secondo: un’ulteriore semplificazione potrebbe essere quella di abolire la garanzia Sace sostituendola ­ a parità di costi per lo Stato ­ con un plafond di garanzia messo a disposizione di ciascuna banca da parte dello Stato stesso, in base alla relativa quota di mercato, così da ridurre ulteriormente i tempi e i passaggi
burocratici attualmente previsti.

Terzo: sostituire le ordinarie procedure antimafia e antiriciclaggio con un’autocertificazione, con pesanti pene per chi avesse rilasciato dichiarazioni mendaci e sollevando ovviamente le banche da ogni responsabilità.

Quarto: allungare i tempi di restituzione del prestito rispetto a quelli attualmente previsti.

Quinto: sospendere gli adempimenti fiscali fino a fine anno per le imprese in difficoltà. A queste condizioni, il decreto liquidità realizzerebbe davvero le finalità perseguite dai suoi proponenti e le imprese disporrebbero di uno strumento veramente efficace per fronteggiare la crisi drammatica che le attende.

Noi stiamo lavorando per arrivare a questo risultato. Speriamo che il governo ci ascolti.