L’Italia va al voto, 59 milioni di elettori chiamati, dalle 7:00 fino alle 23:00, a scegliere i nuovi rappresentanti in Parlamento mediante una legge elettorale che, con il taglio dei parlamentari, ha reso sempre piu’ difficile il rapporto tra eletto e terrritorio: collegi uninominali che, al Senato, sfiorano il milione di abitante; liste per il proporzionale, composte da 4 candidati, che arrivano alla stessa cifra. Insomma, alla fine si voterà per il partito, si scegliere il leader nazionale nella inconsapevolezza quasi totale di chi siano i candidati e le candidate del singolo partito. Quella di oggi, pero’, è anche una elezione che servirà a capire la popolarità del Presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi, l’uomo della provvidenza, invocato come unico salvatore della Patria, da alcuni partiti che si sono presentati agli elettori indicando proprio l’ex Presidente della Bce come nome per la prosecuzione del governo in Italia.
