FRANCO MARI (SI-VERDI): “LUCI D’ARTISTA, INCAPACITA’ DI INNOVARSI, ANDARE OLTRE LE LAMPADINE CINESI”

“La scelta di limitare il periodo delle “Luci d’Artista” è indicativa dei limiti, più volte denunciati, di questa manifestazione, è figlia della incapacità di adeguarla a tecnologie nuove, innovative, in grado di aumentarne significativamente sia la spettacolarità che il valore culturale.”

Lo scrive il deputato di SI-Verdi Franco Mari. 

Nel tempo avremmo dovuto investire in un evento a basso impatto e al tempo stesso replicabile in altri periodi dell’anno, capace così di produrre reddito stabile e diffuso. Siamo rimasti invece intrappolati nelle luminarie, con tutte le prevedibili conseguenze dal punto di vista logistico, del consumo di energia, della scarsa, anzi inesistente, flessibilità. Se avessimo dirottato, anche parzialmente, anche gradualmente, verso il mapping, ora saremmo in grado di andare oltre le lampadine cinesi, avremmo un evento meno costoso ed energivoro, in grado di incrociare altre forme d’arte e, soprattutto propulsivo dal punto di vista culturale, quindi capace di affrontare i grandi temi del nostro tempo: la guerra, la rivolta delle donne iraniane, i cambiamenti climatici.