GIOVANNI GUZZO: “LAVORIAMO PER AFFRONTARE IL FENOMENO DEL CALO DELLA POPOLAZIONE IN PROVINCIA”

“L’ ultimo rapporto Svimez sull’economia e la società del Mezzogiorno ha rivelato una previsione inquietante, in relazione al futuro sempre più incognito e minaccioso del nostro territorio. Nel 2080, si stima una perdita di oltre otto milioni di residenti nel Mezzogiorno, due terzi circa del previsto calo nazionale. Se la popolazione meridionale, oggi, copre circa il 34% di quella nazionale; fra poco più di 50 anni, questo dato si abbasserà notevolmente di ben otto punti percentuale. Questo scenario inciderà ulteriormente sul divario fra il Nord e il Sud del Paese, in quanto il primo reggerà presumibilmente l’ urto grazie al contributo proveniente dalle comunità immigrate. Già ora, molte aule scolastiche e tante comunità settentrionali si reggono grazie a un prezioso contributo “terzo”. Ad aggravare ulteriormente il dato meridionale, è la lente d’ingrandimento sulla fascia giovanile; infatti, una larga parte di questo spopolamento riguarderà proprio la nostra “valentior pars”, causando, da un lato, un progressivo invecchiamento della popolazione complessiva meridionale e, dall’ altro, impedendo di fatto il ricambio fisiologico in termini occupazionali.”

Lo scrive il Vice Presidente della Provincia di Salerno Giovanni Guzzo.
Alla luce di questo scenario, invertire la tendenza, soprattutto per la classe dirigente meridionale, rappresenta una priorità imprescindibile, oltre che trasversale a tutto il panorama politico.
È l’ occasione storica per non farci trascinare dagli eventi, attraverso un nuovo patto tra le Istituzioni, la parte produttiva e i territori. In quest’ ottica, l’ ente Provincia potrà ricoprire un ruolo sempre più determinante in termini di rappresentanza e programmazione. Il ritorno all’ elezione popolare restituirà maggiore smalto alle proprie funzioni amministrative, recuperando quel ruolo di “cinghia di trasmissione” coi territori. Si sta attraversando la storia, quindi! Siamo nel pieno di radicali processi di cambiamento e trasformazione, in virtù dei quali, è augurabile una gestione sempre più di prospettiva.
Le previsioni sul futuro del nostro territorio “appesantiscono” il compito già gravoso dell’ amministrazione territoriale; ma, nel contempo, rappresentano un’ occasione preziosa per incidere sulle sorti del nostro tempo e di quello delle prossime generazioni.

La nostra provincia sarà interessata da importanti trasformazioni infrastrutturali, alludendo in prima battuta alla ricaduta sociale ed economica derivante dall’ Aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi e dal potenziamento dell’ alta velocità, che si estenderà ben oltre le previsioni originarie. Questo processo di trasformazione sul medio e lungo periodo potrà essere determinante affinché i nostri giovani possano trovare e riscoprire occasioni e opportunità formative e occupazionali. Tocca pertanto a noi accompagnare con mano il nostro tempo, non viceversa. È trascorso più di un trentennio da quando il cantautore Luciano Ligabue scrisse la bellissima canzone “Non è tempo per noi”, un autentico inno per la mia generazione. Era ed è una canzone di speranza e d’incoraggiamento ad abbandonare i margini e le rassegnazioni, abbracciando i sogni e i desideri di un tempo migliore. Questo “tempo” è ora, non più rinviabile: tocca a noi scrivere le sue pagine più belle.