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FORZA ITALIA, OGGI SI CHIUDE IL TESSERAMENTO. NUMERI INFERIORI RISPETTO ALLA PROIEZIONE NAZIONALE

Forza Italia chiude ufficialmente il tesseramento in provincia di Salerno. Alla mezzanotte di oggi, infatti, scadono i termini stabiliti dall’ufficio di presidenza nazionale del partito che, lo scorso mese di dicembre, ha posticipato all’inizio del nuovo anno la fine della prima parte della stagione congressuale. Fino a stasera, quindi, i vertici del movimento politico guidato a livello nazionale da Silvio Berlusconi avranno la possibilità di mobilitare i propri referenti territoriali per incentivare le ultime iscrizioni nei vari comuni italiani. Per avere i dati definitivi, però, bisognerà attendere una decina di giorni, poiché le adesioni di dirigenti, militanti e semplici cittadini sono state compilate soltanto attraverso le modalità illustrate sul sito nazionale azzurro. Sarà, dunque, il database della sede centrale di piazza San Lorenzo in Lucina di Roma a verificarne la provenienza, la quantità e il riscontro economico.

 

Ma gli esponenti salernitani forzisti, capitanati dalla coordinatrice provinciale Mara Carfagna, una previsione sommaria già l’hanno fatta. Ed è di poco superiore a quella messa nero su bianco qualche settimana fa, prima che arrivasse la proroga della chiusura del tesseramento. Secondo i dati forniti nelle ultime ore da amministratori locali e quadri di partito la forbice in tutta la provincia di Salerno oscillerebbe tra le 3600/3700 adesioni, poco superiore alle 3500 tessere previste soltanto un mese fa. Dunque, si dovrebbe arrivare a meno della metà della cifra (10 mila tessere) prevista dai vertici nazionali, che avevano chiesto ai coordinamenti provinciali di fare la media tra i voti ottenuti dal partito alle recenti elezioni europee e quello delle 26 mila iscrizioni raccolte durante il tesseramento del 2011. Poi finito sotto inchiesta giudiziaria. “Ma – ricordano dalla sede azzurra di via Porta Elina – all’epoca esisteva il partito unico del Popolo delle Libertà e le scissioni di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale prima e Nuovo Centrodestra poi non erano neanche ipotizzabili. Per noi sarebbe comunque un successo visto anche il vento di antipolitica che soffia in tutta Italia”. Prudente sui numeri il responsabile provinciale del tesseramento Mimmo Di Giorgio: “Le cifre dovrebbero essere quelle, ma per avere i dati comune per comune dobbiamo attendere che da Roma ci inviino la documentazione. Spetta a loro, infatti, il compito di suddividere e contare le iscrizioni arrivate attraverso il sito del partito”. Gli occhi dei forzisti, comunque, sono puntati sull’Agro Nocerino Sarnese (in particolare sulle città di Scafati, Nocera Inferiore e Pagani), nella Piana del Sele e nel Cilento. Per quanto riguarda, invece, Salerno la quota oscillerebbe tra le 200/300 iscrizioni. E, proprio nel centrodestra cittadino, è ancora aperto il dibattito sul futuro del Modello Salerno, ossia di quel laboratorio politico nato oltre un anno fa che guarda alle elezioni comunali del capoluogo. Dopo le accuse lanciate dal coordinatore di Fi Antonio Roscia al caldoriano Raffaele Adinolfi, in merito alla sua assenza all’ultima riunione del tavolo – “non vorrei che il regista di tutto ciò fosse Cirielli” ha attaccato il forzista – arriva la replica del presidente provinciale di Fdi-An Michele Cuozzo: “Le parole di Roscia sono alquanto inaspettate e fuori luogo. Nonostante i recenti scontri tra i nostri partiti, noi abbiamo deciso di ripartire da zero iniziando un dialogo costruttivo con Mara Carfagna. Per quanto ci riguarda, parliamo solo con lei perché il nostro obiettivo è unire ed allargare la coalizione. Sarebbe opportuno – conclude – abbassare i toni e lavorare insieme per vincere le elezioni regionali ed amministrative”. Intanto una nuova riunione del Modello Salerno dovrebbe essere calendarizzata la prossima settimana. Sarà quella l’occasione per verificare se la spaccatura all’interno del centrodestra cittadino è definitiva oppure no. 

Il Mattino di Roberto Junior Ler