“Sulle adesioni al partito vorrei ci fosse più attenzione. Parlando ai giovani, ho invitato tutti a rivendicare il senso di appartenenza. Va bene aprire le porte, ma senza svenderci. Soprattutto per chi fino a un minuto prima ci attaccava e infangava il nome di Berlusconi. Abbiamo il dovere di interrogarci sulle origini e il passato politico di chi vuole entrare in Forza Italia. Sul suo pedigree. Soprattutto per rispetto dei tanti amministratori, dirigenti e parlamentari che sono sempre stati coerenti e ogni giorno si sacrificano per il partito”. Lo ha detto la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, in un’intervista al “Tempo”, rispondendo ad una domanda sui tanti ingressi avvenuti in Forza Italia.
Poi, sull’ipotesi di accogliere i delusi di Azione, ha detto: “Far parte di questa famiglia non può essere una scappatoia per chi vuole garantirsi un futuro politico, non avendo più questa possibilità nel suo partito di origine. Non penso che chi è andato via sognasse un’alternativa al bipolarismo, perché non c’erano le condizioni allora e non ci sono nemmeno oggi. Anzi, la tendenza a cui stiamo assistendo in questi anni è un rafforzamento del bipolarismo. Chi non l’ha compreso, o è stato miope, oppure non era mosso da motivi così nobili”, ha spiegato.
