Il 17 gennaio prossimo, come ogni anno, i ceramisti di Vietri sul Mare festeggiano il loro Santo patrono: Antonio Abate da queste parti conosciuto come Sant’Antuono. Una festa che ogni anno viene organizzata dall’Amministrazione Comunale, tenendo fede alla sua denominazione di Comune di Antica Tradizione Ceramica e nel solco di una usanza che vedeva, in questo giorno, i proprietari delle faenzere organizzare una luculliana tavolata per i propri dipendenti.
Ma al tradizionale incontro tra amici, colleghi, conoscenti e amanti della ceramica, quest’anno il sindaco Giovanni De Simone e l’assessore alla cultura ed alla ceramica Daniele Benincasa hanno voluto aggiungere due novità.
La prima è la celebrazione di una Santa Messa in suffragio dei ceramisti defunti, iniziativa voluta di concerto con la Pro Loco di Vietri sul Mare, presieduta da Cosmo Di Mauro. Il rito religioso sarà celebrato alle 18,00 da don Mario Masullo, parroco della chiesa di San Giovanni Battista.
A seguire è prevista l’inaugurazione della mostra “Io sono fuoco” con icone del Santo Protettore appositamente realizzate dai 28 ceramisti che hanno aderito all’iniziativa promossa dal Comune e curata da Vito Pinto.
Al termine dell’incontro trasferimento nell’ampio piazzale della Stazione Ferroviaria di Vietri sul Mare dove, come lo scorso anno, ci sarà la benedizione del fuoco e sarà incendiata una scultura in cartapesta realizzata dall’artista Elisabetta D’Arienzo. Lo scorso anno fu preso a modello il ciuccio vietrese, quest’anno la D’Arienzo si è ispirata alla Sirena di Irene Kowaliska. Seguiranno performance artistiche di cottura primitiva e cottura raku con accompagnamento musicale de “I musica storie”.
Ovviamente questa festa di incontri e fuochi sarà accompagnata da una ricca tavola imbandita e da copiose libagioni della tradizione culinaria vietrese. Ultima novità: l’amministrazione comunale, consapevole del ruolo di essere comune di antica tradizione ceramica, per l’occasione ha “messo al bando” la plastica (piatti, bicchieri, posate) consigliando ai partecipanti il simpatico uso di piatti (o ciotole) e bicchieri in ceramica appositamente realizzati dai ceramisti vietresi, al modesto prezzo di euro cinque, oggetti che poi resteranno di proprietà del fruitore quale ricordo di una ricorrenza importante.