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AMATRUDA: “PIANO DE LUCA? SOLO UN BLUFF, PER PENSIONI RIMBORSI PER SPESE TECNOLOGICHE O SANITARIE”

altSe De Luca dovesse riuscire a dimostrare che ha speso i 604 milioni del piano regionale per l’emergenza Coronavirus, prendo una pagina su tutti i giornali salernitani, gli chiedo scusa e mi iscrivo al suo partito. Ma se dovesse dimostrarsi un bluff sia lui a chiedere scusa ai campani e lasci la politica”. Cosi Gaetano Amatruda, giornalista dell’Associazione Andare Avanti.
“Il piano regionale della Campania – dice – è un bluff, e’ propaganda. Le Istituzioni hanno il dovere di parlare con atti pubblici, con delibere e con provvedimenti chiari. Non con le veline. Le risorse immaginate, raccontate e non impegnate, sono dell’Europa, del Governo, dei Comuni e del sistema delle imprese. La Regione impegna il 2% del proprio bilancio e non mette in campo misure strutturali, poteva farlo con la riduzione delle tasse. Il piano regionale è un riassunto dei provvedimenti già messi in campo dal Governo, e della stessa Regione negli anni, un libro delle buone intenzioni ed in minima parte contiene fatti concreti”.
PIANO IMPRESE – “Il piano, per consegnare alcuni esempi, conterebbe un fondo di 80 milioni per le imprese, ma non ci sono riferimenti alle coperture, si individuano – aggiunge Amatruda – circa 40 mila attività ma non si indicano i criteri con i quali si interverrà. C’è poi un fondo di liquidità di 13 milioni ma sono soldi del ‘Cura Italia’ e disponibili grazie ad iniziative del Governo. Ancora è previsto un fondo di 80 milioni per i professionisti ma non è specificato su quale capitolo verranno recuperate le risorse e manca un disciplinare con l’Inps. La cassa ha, infatti, previsto interventi per i professionisti che sono incompatibili, e non aggiuntivi, con altre misure”.
“I 5 milioni, alla voce ‘oneri moratoria per le imprese’ sono – ricorda ancora – anticipazioni alle Asi, gli interventi per l’agricoltura (circa 30 milioni), più altri per il settore florovivaistico e zootecnico, sono risorse del Fsr. Fondi europei non spesi per i quali, dopo anni di ritardi, si rischia il disimpegno. La Regione, insomma, si impegna a non ripetere gli errori degli ultimi anni”.
PENSIONI MINIME – “Per il sociale i pasticci propagandistici più volgari. C’è un fondo di 80 milioni (Fsc e Por Fesr) per le pensioni più basse. Non è una integrazione, non è un aumento a 1000 euro (come si è colpevolmente raccontato ) ma è una possibilità di rimborso fino a quella cifra. Gli anziani – spiega Amatruda – dovranno dimostrare di aver ricevuto prestazioni assistenziali a casa, di aver comprato materiale informatico o di aver acquistato dispostivi sanitari. Mancano, naturalmente, tutti i riferimenti. Le risorse, 10 milioni per prestazioni sociali per indigenti, sono già allocate presso i piani di zona e non c’è nessuna novità, nessuna nuova misura. A queste risorse la Regione aggiunge, sono anticipazioni dovute, altri 40 milioni ai piani di zona”.
DISABILITA’ –  “Il bonsu di 30 milioni per la disabilità – aggiunge il giornalista – è misura contenuta nel Fondo Sociale europeo e già finalizzata per legge, non si potrebbero fare cose diverse. Nel piano della Regione sono indicati poi altri 5 milioni per un fondo per le donne vittime di violenza, e sono risorse del Governo già inserite nella legge di stabilità. I fondi per l’eccedenza alimentare e quelli per gli immigrati (solo per questa ultima 3,8mln) sono tutti del Ministero del Lavoro. Il Fondo per il turismo, 30 milioni, è costituito dall’Inps e viaggerà su disposizioni nazionali”.
“Per il contributo ai fitti la Regione calcola un bando già in essere, pesa 25 milioni, ed a questi aggiunge 6,5 mln del Governo che sono gestiti da sportelli comunali. Il contributo per i mutui prima casa, che cuba 5 milioni, è previsto nel ‘Cura Italia’ grazie ad una intesa con l’associazione delle Banche e la Regione non ha fatto nulla.
Il piano, al netto di alcuni interventi per famiglie indigenti e con prole, è una bufala mediatica che va smascherata” conclude Amatruda.