C’è aria di maretta all’interno della maggioranza del Comune di Baronissi dove, in vista della prossima tornata elettorale del 2024, iniziano già le guerre di posizionamento tra i diversi aspiranti alla candidatura a sindaco. E cosi’ accade che in Commissione Bilancio, il Presidente della stessa, si astiene sul voto ad una variazione di bilancio, assentandosi addirittura al voto in Consiglio. Cosa sta accadendo alla maggioranza del Sindaco Valiante ? C’è un pezzo di maggioranza, che fa riferimento ad un assessore in carica, che inizia a prendere una strada autonoma, tirando per la giacchetta l’attuale primo cittadino: un segnale di allarme, soprattutto in vista dei prossimi mesi che saranno davvero duri per l’attuale Sindaco di Baronissi, bloccato dalla legge sul terzo mandato, con i pezzi di maggioranza che lavorano già per la campagna elettorale. Ed intanto anche l’opposizione si risveglia ed attacca la maggioranza di Valiante sulle spese approvate proprio con l’ultima variazione di bilancio.
A lanciare un messaggio è il consigliere comunale di opposizione Serafino De Salvo che, in una nota diffusa alla stampa, sottolinea che “Quanto deliberato l’altro giorno in Consiglio dalla maggioranza consiliare, anzi da una parte di essa viste le assenze, è la dimostrazione plastica di quanto prevalgano interessi di “bottega politica” rispetto alle esigenze, anche drammatiche, di molte famiglie della nostra cittadina. Una parte molto consistente della variazione di bilancio licenziata dal Consiglio, già deliberata dalla Giunta Consiliare ma poi bocciata dalla Commissione Bilancio, prevede una concentrazione di più di duecento mila euro su due voci di spesa ritenute “fondamentali” da quello che resta della maggioranza di governo: una statua da dedicare alla memoria di Nicolo’ Fumo la cui previsione di costo si aggira sui 120.000 euro, tra realizzazione e messa in opera, e la programmazione degli “eventi” ludico-culturali che assorbiranno 90.000 euro di fondi comunali. Di quest’ultimo capitolo di spesa la parte del leone, a quanto pare, la farà il Baronissi Blues Fest che per tre giorni di programmazione costerà ai cittadini più di 30.000 euro complessivi salvo, come hanno scritto e precisato in Consiglio, recuperarne la metà attraverso la vendita di biglietti per l’ingresso. Intanto i soldi che verranno spesi sono reali, quelli da recuperare tramite i biglietti, virtuali e tutti da verificare. Un impiego di risorse abnorme e fuori luogo, del tutto stridente con un momento sociale ed economico i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, dove l’inflazione è alle stelle, i costi, anche di beni di prima necessità, è in continua ascesa, la quotidianità di tantissime famiglie devastata dalla morsa dell’indigenza, dove tanti esercizi commerciali hanno dovuto chiudere i battenti per gli effetti tragici del post covid. Appellarsi alla necessità della cultura come leva di affrancazione e di evasione da questa realtà risulta un messaggio irricevibile per noi dell’opposizione, che naturalmente abbiamo votato compattamente e convintamente contro. Chi conosce il territorio sa che l’evasione e l’intrattenimento possono essere realizzati con cifre ben diverse e con progetti più mirati al coinvolgimento dell’intero territorio, anche e soprattutto delle frazioni. Chi conosce il territorio avrebbe dovuto spendere la propria attenzione per un presidio storico di cultura, quello si, che è la Casa della Poesia, che non più tardi di dieci giorni fa ha lanciato un drammatico appello per il rischio concreto di chiusura, dopo quasi trent’anni di attività intensa e di respiro internazionale. Ma per la Casa della Poesia non è stato previsto un Euro…. per la statua di Nicolo Fumo 120.000.