Don Camillo e Peppone

BOX E PARCHEGGI NEI PRESSI DI UNA CHIESA: IL VESCOVO MORETTI FACCIA CHIAREZZA

Don Camillo e PepponeUna movida piu’ pulita e disciplinata. Ecco cosa viene fuori dal Consiglio Comunale di Salerno che ha approvato una serie di temi che riguardano in modo particolare la vita notturna dei locali salernitani. Per ragioni di carattere igienico è stato vietato ai ristoranti che affacciano sul lungomare cittadino di poter ospitare i clienti sui tavoli esterni, collocati oltre la strada. Approvato anche un nuovo regolamento che riguarda la TOSAP, la tassa per l’occupazione di suolo pubblico e nuove sanzioni, piu’ severe che in passato, per la violazione del regolamento sulla diffusione di musica all’interno dei locali.

Sotto il profilo politico, il consiglio di ieri ha dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, di come l’opposizione sia in preda ad un momento di forte sbandamento: l’UDC ha votato a favore, FLI con Cammarota si è astenuta, il Pdl ha votato contro anche se il consigliere Zitarosa ha fatto dei distinguo, sono usciti dall’aula, invece, i consiglieri Celano ed Adinolfi che già annunciano ricorsi al Tar ed alla Corte dei Conti.

C’è una vicenda, invece, che pur avendo ottenuto il voto favorevole a maggioranza è destitanata a far discutere: si tratta del progetto edilizio che riguarda la parrocchia di Pastena. Un piano per la realizzazione di box interrati, il rifacimento dell’appartamento del parroco ed il mistero sulle strutture sportive oggi esistenti in superficie, cioè campi di calcio e bocciodromo.

Un intervento a carico della Curia Salernitana, che investe sul territorio, con la richiesta dei cittadini della zona di mantenere in vita gli spazi pubblici, che rappresentano uno dei pochi punti di ritrovo del quartiere. Sulla vicenda sarebbe opportuno un intervento della stessa Curia Arcivescovile che, altrimenti, corre il rischio di essere accusata di speculazione edilizia.

E proprio questo l’appello che il consigliere comunale RAFFAELE ADINOLFI rivole al Vescovo Monsignor MORETTI: “una parola di verità arrivi da chi ha l’autorità morale per fare chiarezza”.

 

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