BRACIGLIANO. LA DENUNCIA DI RESCIGNO: “PER LA TARI UNA NUOVA STANGATA SUI CITTADINI”

Nuova stangata ai contribuenti del Comune di Bracigliano. Dopo gli aumenti dei diritti di segreteria applicati nell’anno in corso dagli uffici Anagrafe – Elettorale – Stato Civile e dall’Ufficio Tecnico relativamente agli atti di natura urbanistico-edilizia e di trasporto funebre, l’ultima seduta del Consiglio Comunale ha deliberato un nuovo incremento: quello sulla TARI la tassa sui rifiuti per l’anno 2023. Approvato anche un provvedimento che prevede a carico di coloro che intendono organizzare uno spettacolo pirotecnico il pagamento delle dovute autorizzazioni e concessioni.

A renderlo noto il gruppo di opposizione “Radici” composto dal capogruppo Franco Angrisani e dai consiglieri comunali Antonio RescignoDomenico Moccia Anna Campanella, che nel corso del Civico Consesso hanno manifestato il proprio dissenso esprimendo voto contrario alla deliberazione del provvedimento sull’aumento della Tari che è stato approvato dalla maggioranza di Governo.

“Il nostro voto contrario all’incremento della Tari – hanno spiegato i Consiglieri del Gruppo “Radici” – è supportato dalle stesse motivazioni per le quali abbiamo votato contro al PEF nel precedente Consiglio, in quanto, rispetto al 2022, abbiamo un incremento a carico dei cittadini di circa 60mila euro. La somma è anche gravata dalla spesa per il personale comunale non impegnato nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Non comprendiamo le ragioni dell’aumento”.

Il Gruppo “Radici” ha anche chiesto una modifica delle scadenze previste per il pagamento in modo da non farle coincidere con le scadenze IMU. Modifica che l’Esecutivo non ha concesso facendo rimanere invariate le scadenze delle quattro rate entro le quali deve essere corrisposto il tributo della TARI che sono:

16 giugno 2023 (1ª rata o soluzione unica);

16 agosto 2023 (2ª rata);

16 ottobre 2023 (3ª rata);

16 dicembre 2023 (4ª rata)

Questi aumenti vanno ad aggiungersi a quelli approvati in riferimento alle indennità del Sindaco, Vice-Sindaco e Assessori” che sono stati così distribuiti: dai precedenti 2.556,42 euro agli attuali 3.571,42 euro percepiti dal Sindaco; dai precedenti 1.278,21 euro agli attuali 1.785,71 euro attribuiti al vicesindaco e dai precedenti 1.150,39 euro agli attuali 1.607,14 euro percepiti da un assessore (Importi ridotti del 50% per i pubblici dipendenti).