Stefano Caldoro

COME CALDORO ALTRI.

Stefano CaldoroLa condizione di assoluta singolarità politica nella quale si è venuto a trovare il Governatore della Campania STEFANO CALDORO non è un caso isolato.
Vale la pena, in maniera rapida, ricordare che, appena qualche giorno, l’ex vice coordinatore regionale del PDL MARIO LANDOLFI aveva chiesto allo stesso Caldoro di fare chiarezza sulla sua appartenenza politica, in quanto tesserato, anzi Segretario Nazionale del Nuovo Psi, ma poi sostenuto in Consiglio da donne ed uomini del Partito del Popolo della Libertà.

Una polemica che ha visto anche il Presidente CIRIELLI intervenire al fianco di CALDORO che, però, nel frattempo, all’interno dei Consiglieri Regionali, sta completando una campagna di adesioni con due, se non addirittura tre, nuovi aderenti al Gruppo del Nuovo PSI. E, pare, che tra gli interessati alla nuova avventura politica ci sia anche la salernitana EVA LONGO, divisa a metà tra il Garofano di Caldoro e lo scudo crociato di Ciriaco De Mita. Il caso CALDORO, in ogni caso, fatte le debite proporzioni, lo si ritrova in uno dei Comuni della Provincia di Salerno, maggiormente interessanti sotto il profilo politico: BARONISSI.
Il sindaco del centro della Valle dell’Irno GIOVANNI MOSCATIELLO ha aderito in maniera ufficiale, sul finire del 2011, al partito del Governatore STEFANO CALDORO, nel corso di una cena a Napoli. Un ingresso senza misteri e senza segreti che, però, nei fatti porta lo stesso primo cittadino di Baronissi a non avere, tra i suoi sostenitori, esponenti del Nuovo PSI.
Una anomalia incredibile, ancora piu’ difficile da comprendere se si pensa che nel comune di Baronissi aumentano i consiglieri che si iscrivono al PDL ed, in vista del congresso provinciale del Partito del Popolo della Libertà, sono state sottoscritte 100 e passa tessere “non censite”, ovverosia non imputabili ai maggiorenti del partito che svolgono attività nel centro della Valle dell’Irno. Cosa possa accadere è presto detto: il sindaco, votato ed eletto, si ritroverebbe privo di un sostegno politico in Consiglio Comunale.
Ed a proposito di NUOVO PSI: che fine hanno fatto le dimissioni protocollate a Palazzo Sant’Agostino dall’assessore all’ambiente ANTONIO FASOLINO ? Non dovevano essere respinte in tempi rapidi dal Presidente CIRIELLI ? Stando a voci insistenti che giungono dalla Provincia, pare che per FASOLINO il futuro politico sia, negli ultimi giorni, radicalmente cambiato: si preannuncia prima un approdo alla Regione (ruolo da chiarire) e poi una candidatura alla carica di Sindaco nella “sua” Capaccio.

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