C’ERA UNA VOLTA UN PICCOLO COMUNE ED UNA GRANDE BANCA: ADESSO RESTANO I DEBITI E LE COLPE DEGLI AMMINISTRATORI

“Abbiamo una banca”, diceva l’ex Sindaco di Torino in una famosissima intercettazione finita al centro di un’inchiesta sulla scalata Unipol. Oggi, pare, che in una vasta zona della Provincia di Salerno, la frase piu’ ricorrente sia esattamente il contrario: “avevamo una banca”. E, forse, con la banca anche il potere. Le notizie ufficiali ed ufficiose parlano, infatti, di una situazione molto grave e seria: da una parte la nuova proprietà che sta spulciando conti, consulenze, contratti e finanziamenti, dall’altra parte la commissione di Banca d’Italia che ha già provveduto alla sospensione di alti dirigenti dell’istituto di credito cooperativo, in attesa di altre dure decisioni.

 

Regna lo sbando anche tra i dipendenti che, proprio in questi giorni, si sono visti recapitare lettere di trasferimento in altre sedi: decisioni abbastanza difficili da accettare per chi era abituato a lavorare a quattro passi da casa, considerato che la maggior parte dei dipendenti della “banca che c’era” arrivavano tutti dallo stesso comune della Provincia di Salerno. 

Ed i conti ? Tristi, anzi di piu’: un buco nel bilancio di quasi 8 milioni di euro. Ed azioni di responsabilità nei confronti di amministratori attuali e precedenti in arrivo.