C’è chi punta a velocizzare i tempi, chi ad allungarli in attesa di conoscere il futuro dell’amministrazione comunale dopo la sentenza sulla decadenza del sindaco Vincenzo De Luca. Non solo. C’è chi vuole un candidato sindaco strettamente politico e chi – nelle ultime ore – si dice pronto a cercare un cosiddetto “Papa nero” espressione del mondo delle professioni o comunque non iscritto ad alcun partito, che possa sottoscrivere un programma di governo con le forze politiche del centrodestra salernitano.
Su un punto, però, sono tutti d’accordo: “Il nome dovrà essere condiviso da tutti”. E sarà proprio per arrivare, entro pochi giorni, all’identikit di un candidato sindaco unitario, che i rappresentanti del tavolo del centrodestra cittadino hanno deciso di anticipare a venerdì la convocazione di un’altra riunione del Modello Salerno, ossia di quel laboratorio politico che da oltre un anno unisce sotto lo stesso tetto Forza Italia, Nuovo Centrodestra, la lista Caldoro Presidente, il movimento civico Pdl-Principe Arechi e l’associazione Tradizione Futuro. L’obiettivo, dunque, è quello di mettere nero su bianco le caratteristiche di un possibile candidato sindaco, civico o politico che sia, da sottoporre successivamente alle news entry del tavolo. L’appuntamento è fissato per venerdì sera, intorno alle 20:30, nella sala conferenze del coordinamento provinciale di Forza Italia, in via Porta Elina. Ma qual è lo stato dell’arte in questo momento? Da un lato ci sono il capogruppo del Nuovo Centrodestra Roberto Celano insieme al delegato dell’associazione Tradizione Futuro Rosario Peduto e al consigliere comunale della lista Pdl-Principe Arechi Nobile Viviano che spingono per accelerare i tempi e far ricadere la scelta su un politico; dall’altro il coordinatore cittadino degli azzurri Antonio Roscia più propenso ad allargare il fronte guardando con un certo interesse ad un nome che sia espressione della società salernitana oppure ad un politico che riesca ad unire tutti i partiti (ma non solo) seduti al tavolo del centrodestra. Infine c’è il caldoriano Raffaele Adinolfi, che ancora una volta ribadisce: “Va scelto un candidato che sia in grado di coagulare non solo il centrodestra, ma tutti coloro che negli ultimi anni si sono opposti alla gestione della macchina comunale targata De Luca”. Posizioni diverse su cui i rappresentanti cittadini del centrodestra dovranno trovare un minimo comune denominatore altrimenti – dice qualcuno di loro a microfoni spenti – “il tavolo rischia di inclinarsi prima ancora di potersi allargare”. Venerdì sera, dunque, potrebbero spuntare i primi nomi ufficiali. Al momento, di coloro che siedono al tavolo del Modello Salerno, hanno dato la loro disponibilità a scendere in campo solo Adinolfi e Celano, mentre come nomi “esterni” ci sono da alcuni giorni quelli del senatore azzurro Vincenzo Fasano e del deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Edmondo Cirielli, anche se il suo partito è da tempo fuoriuscito dal confronto interno alla coalizione e sembra orientato a seguire un percorso autonomo. Altro nome in campo, sempre nell’alveo del centrodestra, è certamente quello del presidente della Camera Penale Michele Sarno, che da mesi ha annunciato la sua corsa verso Palazzo di Città con la lista civica “Per Salerno” senza avere in tasca la tessera di alcun partito. A questi nomi se ne potrebbero aggiungere altri lunedì, quando dovrebbero salire nella sede forzista di via Porta Elina anche Rino Avella in rappresentanza proprio della lista dell’avvocato Sarno; gli ex consiglieri provinciali Massimo D’Onofrio e Salvatore Memoli; il dirigente nazionale dell’Udc Aniello Salzano e l’ex assessore provinciale ai trasporti Lello Ciccone (promotore nel 2011 della lista Alleanza per Salerno). A loro i rappresentanti del tavolo del centrodestra sottoporranno – se troveranno la quadra – l’identikit del possibile candidato sindaco aprendo un confronto a largo raggio e senza diktat con chi avrà accettato l’invito al dialogo. Quel che è certo – fanno sapere i delegati del Modello Salerno – è che non si vuole commettere l’errore di scegliere un candidato che possa cambiare casacca il giorno dopo le elezioni. A scriverlo apertamente su facebook è Rosario Peduto, che tira in ballo l’ex candidato sindaco proprio del centrodestra: “L’immagine di Anna Ferrazzano che cena con e fra i “pretoriani” di Vincenzo De Luca è – fatta salva la libertà intellettuale e di scelta che va lasciata ad ognuno e l’assoluta onestà che contraddistingue Anna come persona e come professionista – senza ombra di dubbio il manifesto più caratterizzante dell’ incapacità e dell’ inutilità di una forma “storica” del centrodestra e dell’ opposizione in generale nella nostra città”. Poi lancia uno slogan che sa più di messaggio politico: “Mai più candidati imposti, vince chi unisce e chi si unisce”. Insomma, i nomi sul tavolo sono tanti e la quadra non sarà facile da trovare. E chissà che, alla fine, non la spunti proprio il cosiddetto “Papa nero”.
Roberto Junior Ler
