.. Il tempo che passa, l’esperienza, le mie vicissitudini umane, professionali e politiche, ma soprattutto il susseguirsi delle fallimentari amministrazioni degli ultimi 10 anni, non depongono a sostegno delle tesi che leggo. 1) non è una questione anagrafica; 2) non è una questione di vittorie o di sconfitte. Si tratta piuttosto di comprendere che tentare di risollevare Battipaglia è un dovere che riguarda tutti: giovani e vecchi, uomini e donne. Le sterili e dannose contrapposizioni che pure hanno caratterizzato lunghi periodi di storia cittadina (per la serie l’avversario va sempre abbattuto) hanno generato mostruosità politiche indegne di rappresentanza. Crescere, vuole dire assumere su di se, ognuno per la propria parte, delle responsabilità. Perchè di responsabilità si tratta. Anche di chi commette la leggerezza di non informarsi, di non ragionare, di non riflettere. Io, ho imparato che posso anche perdere una competizione elettorale, ma non per questo rinunciare alla mia visione delle cose. Quando dico che Battipaglia, i cittadini di Battipaglia, debbono poter essere orgogliosi dei luoghi ove risiedono e vivono, ne sono profondamente convinto. Il mio progetto per la città non sta chiuso in un cassetto, è chiaro, preciso, puntuale. Poi si può dissentire, ma che almeno lo si faccia con spirito propositivo, indicando la strada e il cammino. Convincere (vincere insieme) è la mia scommessa più grande. Concretamente però, non c’è più tempo.
