In Commissione Bilancio l’assessore ed il Dirigente del settore ragioneria hanno presentato un documento in cui, nel riconoscere le ragioni delle perplessità dei revisori (e dunque delle opposizioni!) sulla delibera di assestamento di bilancio, si sono “impegnati” a non accertare le somme previste in entrata, a non impegnare le correlate voci di spesa né a inserire tali importi tra i residui attivi e passivi del consuntivo 2013. I revisori hanno ribadito in altra nota che il parere sfavorevole potrebbe essere “sovvertito” solo nel caso in cui il Consiglio recepisse “in toto” gli elementi che hanno indotto ad esprimersi negativamente e, dunque, evidentemente l’eliminazione tra le previsioni delle contestate entrate e delle correlate voci di spese. E’ evidente che il Consiglio è chiamato ad approvare solo il prospetto contabile, a prescindere dall’ impegno assunto da un dirigente.
Non è, inoltre, comprensibile il motivo per cui, non intendendo accertare le entrate contestate né impegnare spese correlate, non si voglia in alcun modo eliminare le stesse dal prospetto di bilancio, come proposto dalle opposizioni in commissione, attesa la inutilità della loro iscrizione. Inverosimile appare anche la indisponibilità a “stampare” gli impegni di spesa finora assunti e ad elencare titoli e capitoli in cui sarebbero iscritte le voci di spesa che l’Amministrazione si “impegnerebbe” a non movimentare. Alcuna spiegazione plausibile, invero, è stato possibile avere sulla consistente riduzione dell’importo del fondo svalutazione crediti né sulla vicenda, che pure andava definita per legge entro la fine dell’esercizio in corso, relativa al riallineamento dei debiti e crediti tra Comune e partecipate. I dubbi e le perplessità sono, dunque, aumentati e l’impressione è che l’Amministrazione avesse quale unico intendimento quello di rassicurare in qualche modo i Consiglieri di maggioranza, tentando di mistificare la già citata nota dei Revisori, al fine di indurli a votare la manovra di bilancio, incurante degli enormi rischi che ciascuno di essi andrebbe poi a “sobbarcarsi”. Del resto oltre al parere sfavorevole dei Revisori, ora c’è anche il formale riconoscimento da parte di chi ha “approntato” e votato in Giunta la manovra di bilancio, delle ragioni che hanno indotto l’organo di controllo ad esprimersi negativamente. Dalla Commissione, in ogni caso, sono scaturite in modo ancor più palese le condizioni disastrose in cui versano i conti dell’Ente ed è emersa la insormontabile difficoltà a continuare a “sostenere” con interventi “tampone” di dubbia legittimità, una situazione di chiaro predissesto del Comune.