COMUNI IN CRISI CON I COSTI DELL’ENERGIA: ECCO COSA STANNO DECIDENDO I SINDACI

In attesa – aspetta e spera – dei fondi straordinari che il Governo Draghi aveva promesso ai Comuni per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia, tante piccole amministrazioni comunali si stanno già organizzando per provare a risparmiare sulla bolletta energetica, evitando di procedere all’aumento delle imposte comunali ed anche alla riduzione dei servizi.

Qualche città ha cominciato a tagliare i costi. A Torino, a marzo, è stato abbassato a 18 gradi il riscaldamento negli uffici comunali ma è anche vero che si sta andando verso l’estate e bisognerà vedere se analoghi interventi saranno presi per il condizionamento dell’aria.

Nel Pavese, Voghera pensa già per l’autunno di spegnere i riscaldamenti al sabato nei locali non frequentati delle scuole, mentre Garlasco ha scritto alle associazioni che usano gli immobili pubblici chiedendo di usare «la mano leggera» con i telecomandi dei condizionatori.

Nella provincia di Verona alcuni piccoli Comuni hanno deciso di spegnere i lampioni stradali un’ora prima del solito alla mattina e di prorogare l’accensione automatica serale di mezz’ora, in modo da sfruttare le ultime luci del tramonto o lasciare al buio monumenti e strade secondarie.