COMUNI SENZA BILANCIO E SENZA GARANZIE PER IL RIENTRO DAL DISSESTO

A distanza di quasi un mese dalla pubblicazione della Sentenza della Corte Costituzionale che giudicava illegittima la norma che prevedeva la dilazione a 30 anni dei debiti maturati dai Comuni in stato di dissesto o predissesto finanziario, il Governo Draghi si è limitato ad una norma di rinvio dell’obbligo dell’approvazione dei bilanci di previsione che ha spostato l’asticella a fine luglio. Poi, null’altro. Ad oggi, dunque, per i quasi 2.000 comuni italiani, tra cui anche centri importanti come Napoli e Roma, non c’è nessun provvedimento concreto del governo che stabilisca i fondi da utilizzare per un piano di rientro piu’ veloce: un rinvio che non stanzia fondi e che, sostanzialmente, prende tempo per comprendere in quale capitolo pescare i circa 10 miliardi di euro necessari a ripianare i debiti dei comuni in un termine di tre anni. Arriveranno i fondi ? O, meglio ancora, arriveranno in tempo ? Se il mese di luglio dovesse passare inutilmente, nulla esclude che ci possa essere un nuovo spostamento del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione: decisione che non risolve il problema ma la sposta, semplicemente, nel tempo.