Adinolfi / Comune di Salerno

CONDONO FISCALE A SALERNO. BOTTA E RISPOSTA TRA PDL E MAGGIORANZA.BUONAIUTO CONFERMA LE IPOTESI DI ADINOLFI

Il condono che il Comune di Salerno si appresta a proporre ai cittadini è illegittimo. La denuncia arriva dal consigliere comunale del PDL – Principe Arechi Raffaele Adinolfi che, in una nota inviata al Sindaco di Salerno, chiede l’immediato annullamento del provvedimento in quanto sarebbe stato adottato fuori dai termini previsti dalla normativa.

 

Secondo il testo della Legge Nazionale che disciplina il settore dei condoni, il beneficio può essere applicato fino al 2002, mentre, invece, l’amministrazione comunale ha esteso la possibilità di chiudere in maniera bonaria la lita con il fisco cittadino fino al 2006.

Sul punto è chiara la posizione di RAFFAELE ADINOLFI: ” C’è una sentenza della Corte di Cassazione che non consente di fare questo tipo di operazioni, è la stessa che ha impedito al Comune di Roma di applicare il condono. C’è il rischio che i cittadino possano pagare due volte”.

Da Palazzo di Città immediata è giunta la replica dell’assessore comunale al bilancio ALFONSO BUONAIUTO che scrive :

“In merito alla nota del Consigliere Adinolfi voglio precisare che se è pur vero, come è vero, che la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione, con la sentenza 12679 del 20 luglio 2012 ha ritenuto illegittima la delibera del Comune di Roma sul condono delle liti pendenti instaurate dopo l’entrata in vigore della Finanziaria 2003, è anche vero che il procedimento fa riferimento al caso specifico e che la sentenza va letta e applicata per le indicazioni dettate.

È ovvio che se dovesse essere considerata nella sua piena applicabilità l’amministrazione Comunale di Salerno attiverà le procedure e gi atti conseguenziali per adeguarsi al nuovo scenario normativo, ma questo non ci impedisce di affermare che ci troveremo difronte ad una azione che infligge un duro colpo all’autonomia e alla potestà regolamentare dei Comuni che sono stati ritenuti privi del potere di deliberare il condono dei propri tributi.

Tale potere, per altro ancora oggi sancito dall’articolo 13 della legge 289/2002, è stato attribuito agli enti locali in applicazione della Finanziaria 2003 dando agli stessi anche la facoltà di prevedere eventuali forme di condono sui tributi di loro competenza e non pone limiti temporali.

Infatti l’articolo 13 della legge 289 del 27 dicembre 2002 non dispone alcuna forma di definizione agevolata per i tributi locali ma si limita a dare facoltà a Regioni, Province e Comuni di adottare autonomamente provvedimenti di sanatoria per i tributi di propria competenza.

Bisogna rimarcare come per la prima volta la Cassazione si pronuncia sulla legittimità dei condoni adottati dalle amministrazioni Comunali

Infine si ricorda che il Comune di Salerno ha deliberato tale provvedimento in seno al Consiglio Comunale del giorno mercoledi 25 luglio avendo come riferimento le vigenti leggi in materia; la sentenza in questione è stata depositata il giorno venerdi 20 luglio rendendo impossibile la conoscenza del provvedimento che altrimenti sarebbe stato valutato nella sua giusta dimensione.

A suffragio della mancata conoscenza della sentenza della Corte di Cassazione vi è anche il voto di astensione alla delibera di Consiglio Comunale dello stesso consigliere Adinolfi, penso che se fosse stato a conoscenza della sentenza in questione avrebbe votato contro un atto che oggi ritiene illegittimo.

Per ultimo ritengo che, a mio personale giudizio, nel linguaggio politico il voto di astensione è un distinguo di chi condivide un atto amministrativo ma per partito preso non può votarlo favorevolmente; la eventualità di questa mia interpretazione renderebbe quantomeno bizzarra la dichiarazione del Consigliere Adinolfi.

 

Salerno 4 settembre 2012

 

Assessore al Bilancio

Comune di Salerno

Alfonso Buonaiuto.

Lascia un commento