Il Comune di Salerno sta lavorando, senza dare eccessivo clamore alle proprie iniziative, per essere autonomo ed indipendente per la gestione dei trasporti pubblici. Non è un caso che, proprio in questi giorni, si stanno guardando, con grande attenzione, alcuni documenti, in modo particolare l’atto costitutivo della società Salerno Mobilità, che potrebbe essere il contenitore giuridicio al quale affidare il ciclo dei mezzi pubblici nella città di Salerno.
Si stanno valutando anche alcuni aspetti di carattere giuridico, come ad esempio l’adozione di una ordinanza con la quale vietare il transito, sulle strade cittadine, di mezzi pubblici che non siano quelli comunali, creando dei punti di interscambio, come la zona dello stadio Arechi ed anche quella di Via Ligea.
E si stanno guardando con attenzione gli uomini che, con l’esperienza maturata negli ultimi anni, sono utili e funzionali a questo progetto: non è un caso che, proprio nelle ultime ore, stia circolando, con una certa insistenza, a Palazzo di città, il nome di ANTONIO BARBERINO, attuale direttore generale del CSTP.
Incontri, riunioni e strategie in vista della fase piu’ delicata della crisi del CSTP, perchè quando e se i mezzi si fermeranno, la gente farà sentire la propria voce e sarà necessario dare una risposta in tempi rapidi.
Ed i tempi sarebbero stati rapidi anche per l’attuazione del Piano di salvataggio aziendale, di cui ieri vi abbiamo dato notizia, che ruotava attorno ai contratti di solidarietà. Una notizia che ha suscitato le reazioni del mondo sindacale che hanno definito il progetto un fatto notorio: e se allora i sindacati erano convinti della bontà del progetto, come lo erano i vertici aziendali, non si comprende perchè non sia stato messo in pratica.
