Dal palco di Napoli un progetto politico per il Mezzogiorno: qualità, classe dirigente, apertura alla società civile. Così il partito fondato da Berlusconi punta a cambiare la Campania. Il Sud non è il problema dell’Italia. È la sua opportunità. E Forza Italia lo ha detto a chiare lettere da Napoli, dove ha riunito i suoi vertici e la sua base per l’iniziativa “Le Regioni del Sud, le ragioni del Sud”. Un titolo evocativo, che diventa piattaforma politica per il rilancio di un Mezzogiorno troppo spesso evocato ma mai realmente messo al centro.
“Se vogliamo vincere bene in Campania dobbiamo guardare a un candidato civico, ora che Fulvio Martusciello non è più candidato”, ha detto il vicepremier Antonio Tajani, in collegamento. E ha aggiunto: “Apprezzo molto il suo gesto. Ha fatto un sacrificio per una vicenda che mi pare si sia risolta in una bolla di sapone”. Nessuna polemica, solo senso delle istituzioni e visione nazionale. Ma l’iniziativa non si è limitata alla politica dei nomi. Il messaggio più forte è stato quello di contenuto: una nuova stagione per il Sud. Lo ha ricordato Francesco Cannizzaro, vicepresidente del gruppo FI alla Camera e responsabile nazionale per il Mezzogiorno: “Forza Italia sarà protagonista di questa campagna elettorale. Il nostro è un partito radicato, con esperienza e classe dirigente. E abbiamo la forza per sostenere un progetto di rilancio reale del Sud, fatto di infrastrutture, lavoro, qualità amministrativa”. Il senatore Francesco Silvestro, coordinatore provinciale del partito a Napoli, ha sottolineato: “Serve una strategia organica per il Mezzogiorno, non solo misure tampone. Il Sud non ha bisogno di assistenza, ma di opportunità. Il turismo, la cultura, l’innovazione possono essere i motori di una rinascita concreta. Ma servono visione e determinazione”. Sul legame tra società civile e politica è intervenuto Alessandro Cattaneo, deputato e responsabile nazionale dei dipartimenti: “Forza Italia è il partito più aperto alla società civile. Berlusconi diceva che non siamo per i professionisti della politica, ma per i professionisti della vita. In un tempo in cui la distanza tra cittadini e partiti è crescente, puntare su figure autorevoli, con storie personali credibili, può riavvicinare le persone alla politica. La qualità del candidato deve venire prima della casacca”. Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture, ha insistito sull’importanza di un approccio territoriale: “Il Mezzogiorno è una priorità per il Governo e per Forza Italia. Ma serve un dialogo continuo con le realtà locali: con i sindaci, le categorie, le comunità. La politica non può calare dall’alto soluzioni che non nascono dall’ascolto”. Dal palco napoletano è emersa una Forza Italia coesa, lucida, convinta che il Sud non sia un capitolo a parte della politica italiana, ma la chiave per ripensare sviluppo, coesione e rappresentanza. Una forza tranquilla che ha scelto il pragmatismo al posto delle promesse, e i territori al posto dei personalismi. In Campania, si gioca una partita decisiva. Forza Italia ha già scelto da che parte stare: quella del Sud.