Matteo Renzi e Beppe Grillo

FIDUCIA NEI POLITICI: RENZI 36%, SALVINI 36%, GRILLO 30% E MELONI 29%

La fiducia in Matteo Renzi si attesta oggi al 36%, era al 61% al momento dell’insediamento ed era salita a oltre il 70% immediatamente dopo il successo delle Europee. Ancora all’inizio dell’anno era vicina al 50%. Si è conclusa la luna di miele, le aspettative dei cittadini non sono state, se non parzialmente, corrisposte. Ma oltre a questi aspetti, in qualche modo fisiologici, hanno pesato molto le vicende sopra indicate e nelle ultime settimane una certa difficoltà di gestione (gli annunci di retromarcia sulla riforma della scuola poi rientrati, il ritiro della revisione del catasto, ecc.) che sembrano indicare un certo affanno, sicuramente non coerente con l’immagine che il presidente del Consiglio cerca di dare di sé.


 

Per i leader politici è stata testata non la fiducia ma la valutazione dell’operato, dato più sensibile alle variazioni dei comportamenti. Per tutti prevale nettamente il giudizio negativo. Detto questo, spicca Salvini che con un dato al 36% si colloca allo stesso livello di Matteo Renzi. Ma la crescita rispetto all’inizio dell’anno è poco rilevante. L’impressione è che il leader della Lega abbia raggiunto il livello massimo di consensi e che fatichi ad estenderli. Il suo posizionamento «radicale» gli ha consentito di massimizzare i voti ma, come abbiamo detto più volte, non gli consentirà presumibilmente di posizionarsi come leader di un centrodestra che ha al proprio interno ampie componenti moderate. Segue Beppe Grillo, con una valutazione del 30%, non entusiasmante ma in crescita rispetto ad inizio anno (+7%), tallonato da Giorgia Meloni (29%). Fortemente distanziati gli altri, all’ultimo posto Angelino Alfano, penalizzato in particolare dalle vicende dell’immigrazione. 

 

FONTE CORRIERE.IT