FONDAZIONE CRAXI: RICORDARE I GIORNI DELLA TANGENTOPOLI SALERNO. L’APPELLO AL SINDACO VINCENZO NAPOLI

Partono dalla Fondazione Craxi, in occasione dei 25 anni dall’inizio della Tangentopoli salernitana, alcune proposte al Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli per ricordare i giorni in cui una intera classe dirigente fini’ sotto accusa.

 

 

 

A 25 anni dalla “Tangentopoli Salernitana” la Fondazione Craxi con Forza Italia annuncia tre proposte al sindaco Enzo Napoli: un consiglio comunale monotematico; una borsa di studio per gli studenti che non conoscono la storia politica e giudiziaria degli anni 90; un progetto per raccogliere tutta la documentazione cartacea e televisiva di quel periodo.

Si sono già detti disponibili a collaborare Carmelo Conte, Michele Ragosta e Silvano Del Duca. 

A presentare le proposte il vice segretario di Fi Salerno Gaetano Amatruda, il giornalista Aldo Bianchini, lo studente Michele Romaniello. In sala l’ex sindaco Aniello Salzano e il capogruppo degli azzurri Roberto Celano.

 

“La tangentopoli salernitana ? Mai esistita, fu una falsa rivoluzione giudiziaria che consentì a falsi moralisti di diventare finti moralizzatori, fu la stagione che distrusse famiglie e percorsi politici, che interruppe la Salerno del Progetto”. Così Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, durante la conferenza stampa sui 25 anni della Tangentopoli Salernitana. L’incontro nasce nel ciclo delle iniziative promosse dalla Fondazione Craxi per ricordare e riscrivere l’anniversario.
“Questo dovrà essere l’anno della verità e del Progetto. Bisognerà riscrivere le verità, interrompere la narrazione dei falsi moralisti e della arroganza del potere, e tornare al progetto. Negli anni ottanta – ricorda Amatruda – a Salerno si getteranno le basi del cambiamento, con le giunte laiche e di sinistra di Vincenzo Giordano. Il sindaco della gente. Furono gli anni delle grandi innovazioni, della costruzione del futuro. Furono gli anni anche sei sindaci galantuomini della Democrazia Cristiana, di Aniello Salzano e non solo. Questa storia va scritta con tutte le verità contro i colpevoli vuoti di memoria, va riscritta per recuperare il metodo e tornare alla politica che programma sviluppo e crescita”.
“Enzo Napoli non tradisca la memoria. Si convochi – rilancia – un consiglio comunale monotematico sugli avvenimenti che hanno cambiato la storia delle città, si istituisca una borsa di studio per i giovani che hanno intenzione di studiare gli anni 80′, si finanzino progetti per salvare e digitalizzare il patrimonio delle TV e dei giornali. Nessuno cancelli la storia di Salerno. Confido nella sensibilità e collaborazione di Enzo Napoli, è la sua storia”.
“Ricordare quegli anni significa tornare al metodo delle costrizione, della programmazione. È una scelta tutta proiettata nel futuro. Fermarsi, distruggere questa storia sarebbe un delitto” conclude Amatruda.
Alla conferenza anche Michele Romaniello, studente liceale “la mia generazione non cerca colpevoli, è nata nella seconda Repubblica. Vuole conoscere e capire, solo così si potrà tornare ad immaginarne cose concrete per la città”.
Aldo Bianchini, giornalista ed esperto di giudiziaria, ha ripercosso le tappe della tangentopoli salernitana. Il 16 Aprile del 1992 si avvia a Salerno l’inchiesta giudiziaria che avrebbe cambiato le sorti del capoluogo. La sua una puntuale e documentata ricostruzione.
In sala l’ex sindaco democristiano Aniello Salzano, che ha donato ad Amatruda alcuni articoli di giornale e vecchi progetti e scritti di Enzo Napoli, poi ancora Donato Salzano dei radicali italiani, il commissario dei giovani di Forza Italia Gerardo Tafuri, il commissario di Vietri Davide Scermino ed il consigliere comunale Roberto Celano.
Celano darà un contributo, in consiglio comunale, per rilanciare e rafforzare le proposte presentate.
“Roberto Celano – ricorda Amatruda – è sempre sensibile su questi temi e darà un sostegno concreto. Ne ho parlato anche con Giuseppe Zitarosa, che ringrazio, è della partita. Non saranno i soli, sono fiducioso sull’aiuto che arriverà da personalità nuove e di lungo corso della galassia riformista. Da Silvano Del Duca a Michele Ragosta, fino a Carmelo Conte, i primi segnali sono incoraggianti”.