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IANNONE A IL MATTINO:”IL CANDIDATO SINDACO ? UN IMPRENDITORE, UN PROFESSIONISTA O UN GIORNALISTA”

“Sì all’intesa con Forza Italia, ho già in mente tre profili da sottoporre agli alleati per la corsa a sindaco di Salerno”.  Il presidente regionale di Fratelli d’Italia Antonio Iannone conferma al quotidiano Il Mattino di Salerno la disponibilità del suo partito a ricostruire nel capoluogo una vasta coalizione in vista delle elezioni comunali. E svela le caratteristiche che, secondo lui, dovrebbe avere il futuro candidato sindaco del centrodestra.

Sembra che tra Fi e Fdi il ghiaccio si sia ormai sciolto. Lo conferma? “Se vuoi la pace prepara la guerra. Io credo che se unità deve essere che sia vera, convinta e concreta, sui programmi e sul nome. Verificheremo tramite il lavoro dei rappresentanti locali. Il presidente Cuozzo non si è mai sottratto al confronto. Salerno merita un’alternativa credibile, sono convinto che la costruiremo”

 

Per De Siano bisogna ripartire dal classico schema di centrodestra. E’ d’accordo? “Diciamo che se la pratica non sarà nemica della teoria noi ci saremo. Fdi-An le divisioni non le ha mai create anzi le ha subite. Noi se stringiamo un’alleanza siamo seri e leali fino in fondo ma pretendiamo di essere ricambiati con la stessa moneta dagli alleati. Con De Siano concordo sulla necessità di parlarsi in sedi politiche ma aggiungo che non dobbiamo lasciare il mondo fuori altrimenti il tavolo rischia di trasformarsi in una celebre canzone di Celentano (Soli…mangiando un panino in due). Questo non significa, però, che al tavolo possano trovare facile ed astratta partecipazione movimenti creati ad hoc per sostenere autocandidature o partiti nati a franchising”

Fi propone un tavolo di confronto per Salerno. Vi parteciperete? “Chi non salta è deluchiano…e noi siamo stati sempre alternativi, lo dicono i fatti della storia recente nel Salernitano: negli anni l’unico anti De Luca è stato Cirielli, l’unico che ha battuto il centrosinistra è stato Cirielli”

Quali sono i punti programmatici che presenterete agli alleati? “Riduzione drastica delle tasse locali, rilancio del commercio tradizionale con la realizzazione di parcheggi ed una viabilità meno cervellotica, portare fuori dal degrado e dall’abbandono i rioni collinari e le zone periferiche insomma una città più compatta senza cittadini di serie A e di serie B, garantire più pulizia perché quest’estate la città è stata regno incontrastato di ratti e blatte, riqualificare la movida rendendola un fenomeno di qualità che non esasperi i residenti del centro, introduzione di politiche per i giovani che a Salerno sono sparite, migliorare l’assistenza dei servizi alla persona per anziani e diversamente abili, capire quali sono le opere pubbliche che si possono portare a termine rapidamente e quale dismettere perché sulle grandi opere il deluchismo ha segnato un fallimento totale dal Crescent alla Cittadella Giudiziaria, dal Palazzetto dello Sport alla Stazione Marittima, meno propaganda del lavoro e più lavoro fuori dalle clientele”

Il candidato come lo si sceglie: con o senza le primarie? “Se primarie devono essere che siano primarie aperte alla società civile. Io credo che nei partiti ci siano donne ed uomini con le carte in regola per competere ma sono altrettanto certo che a Salerno ci siano espressioni della società civile non omologati alla scelta della convenienza, donne e uomini che liberi sono nati e non sono stati resi tali dal potere politico e dal guadagno indotto dal protettorato”

Ha già qualche profilo in mente? “Personalmente vedrei bene o un giovane imprenditore già con esperienza di direzione politica o un professionista che sarebbe nuovo all’impegno politico diretto ma che ha sempre seguito le vicende del centrodestra o un giornalista, un direttore che non si è mai candidato prima. Questi i profili tra la società civile, in caso di scelta tra esponenti di partito credo che ci siano persone di consenso che potrebbero mostrare valore e coraggio. Nomi, ovviamente, non ne faccio”.

Cosa pensa di ciò che è accaduto giovedì alla Provincia? “Canfora è entrato come un medico poeta ma ne uscirà come il Forrest Gump della politica salernitana. Non è alla frutta, è all’ammazzacaffè”

Intervista di Roberto Junior Ler – Il Mattino di Salerno