Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato questa mattina il disegno di legge di Bilancio. Il testo passa ora all’esame del Parlamento. Lo scorso 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha varato la legge che dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.
Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel provvedimento – in linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal governo – si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previste, inoltre, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità. Si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso. Il governo, inoltre, mette da subito le risorse destinate a finanziare le procedure di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027. Sul fronte della sanità, sono state incrementate le risorse anche per finanziare il rinnovo dei contratti; in particolare, nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del Pil nominale.