IN CONSIGLIO DEI MINISTRI LA PRIMA STRETTA SULLA GIUSTIZIA: VIA IL REATO DI ABUSO D’UFFICIO

Abrogazione del reato di abuso d’ufficio, stretta sulle intercettazioni e rafforzamento delle tutele per la persona sottoposta a misura cautelare. Sono questi i contenuti della scheda sul Disegno di legge che arriverà domani in Consiglio dei ministri. L’abuso d’ufficio – si legge – viene abrogato poiché permane “lo squilibrio tra iscrizioni e decisioni di merito”. A fronte di migliaia di iscrizioni nel registro degli indagati pochissime le condanne: nel 2021, sono state 4.745 le iscrizioni nel registro degli indagati; 18 le condanne in primo grado. Inoltre, il rischio di un’indagine ha alimentato, all’interno della pubblica amministrazione, la “burocrazia del non fare” o paura della firma. Ad ogni modo, viene chiarito, rispetto alla normativa Ue, resta la possibilità di valutare in futuro specifici interventi per sanzionare, con formulazioni circoscritte e precise, condotte meritevoli di pena in caso di eventuali indicazioni Ue, ancora oggetto di elaborazione.