Asl Salerno

INTERINALI NON PAGATI ALL’ASL: E’ TUTTA COLPA DI BORTOLETTI

 

Una importante eredità della vecchia gestione commissariale è la totale disattenzione ai bisogni degli utenti e dei lavoratoriafferma Pietro Antonacchio della CISL FP acquisita come dogma comportamentale da parte della dirigenza aziendale dellASL Salerno. I responsabili sono totalmente deresponsabilizzati nel garantire i livelli essenziali di assistenza e i diritti agli operatori che sono inseriti in ogni struttura e servizio dellASL Salerno. Dalle dichiarazione del dr. Squillante, sembra ormai acclamata tale condizione di estrosa e bizzarra maniera di gestire le Unità Operative e i Servizi Sanitari e speriamo che alla evidente constatazione dello sfascio, seguano i fatti che nel concreto significa o avere dei dirigenti che affrontano preventivamente le questioni e che, giuste o sbagliate che possano essere, attivino ipotesi di soluzione dei problemi ovvero ritornino a dedicarsi ad attività che non arrecano danno alla collettività, per cui sarebbe fondamentale cacciarli fuori dalla pubblica amministrazione. Che la filiera dei servizi sanitari sia continua e complessa è un fatto ormai inconfutabile e che la stessa non possa fermarsi è altrettanto evidente. Siamo certi che in giornata il manager Squillante e il Direttore Sanitario Pagano Federico sappiano trovare una soluzione immediata consapevoli che nellerba alta si annidano le serpi.(Pietro Antonacchio)

 

ADI di Nocera attività sospesa mentre nel reparto di medicina i lavoratori interinali continuano ad operare anche senza contratto. SPDC di Salerno prima in turno e poi sospesi ad nutum. ADI di Cava attività sospesa nel mentre a Scafati i lavoratori interinali sono stati obbligati per iscritto ad intervenire. Questa sembrerebbe la situazione allo stato. Le condizioni dei lavoratori interinali sono precarie a partire dalle stesse modalità di regolazione dei contratti di lavoroafferma Giusi Petitti Segretaria Provinciale della FELSA CISL ma la confusione che aleggia nella Azienda Sanitaria di Salerno è a dir poco imbarazzante. Edeprimente che a causa della incapacità e della approssimazione con cui si affrontano i bisogni dei cittadini, utenti perdono prestazioni assistenziali domiciliari, ove la politica del riordino del settore dovrebbe spingersi ad attenzionare meglio le istanze. In questo momento i lavoratori interessati si trovano nella spiacevole situazione di erogare servizi sotto la propria e diretta nonché esclusiva responsabilità. Dire che non si capisce più niente è un eufemismo. Siamo nella arbitrarietà diffusa. Eil momento di cambiare sul serio e sono certa che lattuale manager non potrà perdere il treno del necessario cambiamento. Speriamo che nel concreto qualcuno cominci a pagare e che non siano sempre i più deboli ed indifesi a subire i maggiori torti.(Giusi Petitti)

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