Napoletano, classe 1963, laureato in legge, prefetto di Roma dal 2020, Matteo Piantedosi ha iniziato nella prefettura di Bologna la sua carriera, dove è stato per otto anni capo di gabinetto. C’è ritornato nel 2017 come prefetto, dopo essere stato prefetto di Lodi e vice direttore generale della pubblica sicurezza nelle forze di polizia. Da 2018 è stato capo di gabinetto del Viminale. Nel periodo di duro scontro politico che contrassegnò il ministero dell’interno di Salvini, Piantedosi gestì la linea dura contro gli sbarchi voluta dal leader leghista. E la sua posizione nella catena di comando delle decisioni sugli approdi degli immigrati passò anche al vaglio della magistratura durante l’indagine per sequestro di persona contro Salvini, ma ne uscì indenne. Con l’arrivo della Lamorgese non ha perso il suo ruolo. Fungendo così anche da utile cuscinetto alle critiche di Salvini.
